Il 29 agosto si è tenuto a Berlino un seminario ad alto livello dell’EIR e dello Schiller Institute intitolato “Il ruolo della Nuova Via della Seta per la pace e la stabilità in Asia Sudoccidentale e Africa”, con la partecipazione di studiosi dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali. L’evento è stato moderato da Stephan Ossenkopp, che ha sottolineato l’urgenza di un “dialogo razionale” con Pechino e ha stigmatizzato la propaganda negativa, ideologicamente motivata, dei media occidentali.

Nell’intervento di apertura Helga Zepp-LaRouche, presidente dello Schiller Institute, ha definito la Belt and Road Initiative (BRI) “la politica strategica più importante in agenda”. La rapidità della sua crescita negli ultimi sei anni è stata sorprendente, ha detto, ed è di particolare importanza per ricostruire le nazioni distrutte dalla guerra nell’Asia Sudoccidentale e sviluppare l’Africa.

L’Europa potrebbe e dovrebbe svolgere un ruolo importante nella Nuova Via della Seta a patto che le nazioni si liberino del proprio orientamento strategico geopolitico. In questo contesto, ella ha ricordato l’enorme potenziale offerto dalla BRI per le piccole e medie imprese (PMI) in Germania e in tutta Europa, potenziale che oggi viene sabotato dall’UE.

I partecipanti, tra cui esponenti delle PMI tedesche, della comunità diplomatica e di altre istituzioni, hanno apprezzato gli interventi della delegazione cinese, che hanno smentito le considerazioni ideologiche che annebbiano quasi tutta l’informazione in Europa. Il leader della delegazione, il Prof. Tang Zhichao, ha tratteggiato un ampio quadro dell’approccio della Iniziativa Belt and Road nel proprio intervento sul “concetto cinese di sviluppo e di sicurezza in Medio Oriente”. Il Prof. Yu Guoqing ha parlato di “BRI e pace tra Palestina e Israele”, sottolineando l’importanza dello sviluppo economico per la Palestina, essenziale per giungere a una soluzione della crisi attuale creando due Stati. Esso è stato seguito dal Prof. Wang Qiong, su “BRI e sicurezza nei paesi del Golfo Persico”, e dal dott. Wei Liang su “Ricostruzione dell’Iraq e ruolo della Cina”. L’intervento ha messo in luce le difficoltà nel ricostruire una nazione della quale la guerra ha distrutto molte infrastrutture. Infine ha preso la parola il Dott. Zhu Quangang, che ha parlato della “BRI in Egitto e la cooperazione tra Cina ed Egitto”, presentando una valutazione ottimistica della cooperazione tra i due Stati che ha dato benefici concreti.

Gli altri relatori erano Hussein Askary dello Schiller Institute, che ha offerto un aggiornamento sui progressi della BRI in Asia Sudoccidentale e in Africa, e il condirettore dell’EIR Strategic Alert Claudio Celani, che ha parlato del progetto Transaqua per l’Africa. Vi sono state domande dal pubblico dopo ciascuna relazione, a dimostrazione di una ricerca di soluzioni reali e del desiderio di conoscere meglio il pensiero dei rappresentanti cinesi.