I Veterans of Intelligence Professionals for Sanity (VIPS), un gruppo di ex funzionari dei servizi d’intelligence che si oppongono alla politica di “guerra permanente” di Washington, ha mandato un “Promemoria d’emergenza” a Biden, che denuncia la sconsiderata incompetenza che si cela dietro a ciò che il presidente riceve come intelligence e lo esorta a cercare la pace. Tra i firmatari noti ai nostri lettori ci sono il Col. Richard Black (foto), Graham Fuller, Philip Giraldi, Ray McGovern, Scott Ritter e Lawrence Wilkerson.
Riportiamo qui di seguito alcuni stralci dal loro promemoria, intitolato “Leopard contro l’orso russo”. (https://original.antiwar.com/Veteran-Intelligence-Professionals-for-Sanity2/2023/01/25/leopards-vs-the-russian-bear/)
Sulla decisione di inviare carri armati Leopard 2 e Abrams all’Ucraina, scrivono: “Ciò che i suoi consiglieri avrebbero dovuto dirle è che nessuno degli armamenti appena promessi impedirà alla Russia di sconfiggere ciò che resta dell’esercito ucraino. Se le è stato detto il contrario, la esortiamo a sostituire i suoi consiglieri militari e di intelligence con professionisti competenti. Prima lo farà, meglio sarà”.
“È chiaro da tempo che lei non viene informato adeguatamente su due questioni di grande importanza: (1) la guerra in Ucraina e (2) la partnership strategica tra Russia e Cina. Abbiamo scelto di scriverle questo promemoria perché vogliamo prepararla ad un grande choc. L’offensiva invernale della Russia sta per travolgere l’esercito ucraino. A quel punto, si dovranno fare scelte difficili. È necessario cercare una via d’uscita. Ancora una volta, prima si farà, meglio sarà.
“I suoi consiglieri di intelligence sembrano beatamente ignari di ciò che sta per accadere. Ancor meno sembrano in grado di offrirle opzioni per evitare un ulteriore disastro per l’Ucraina e un’escalation ancora più pericolosa. Per quanto riguarda la Cina, la partnership con la Russia è ormai così stretta che ora c’è il rischio di una guerra su due fronti con due forti potenze nucleari che si sostengono a vicenda contro gli Stati Uniti”.
Il memo si sofferma su due esempi precedenti in cui quelle che si sono poi rivelate false informazioni di intelligence hanno portato gli Stati Uniti a guerre catastrofiche: in Vietnam e in Iraq. E oggi, le dichiarazioni dei principali consiglieri di Biden “tradiscono un’infelice mancanza di comprensione delle preoccupazioni strategiche della Russia e della sua determinazione ad usare la propria formidabile potenza militare per far fronte a quelle che percepisce come minacce esterne. Le dichiarazioni riflettono anche un’abissale ignoranza del modo in cui il comportamento degli Stati Uniti ha portato, volenti o nolenti, ad un profondo cambiamento nei rapporti di forza mondiali a favore di Russia e Cina, fino a renderle alleati militari in tutto e per tutto, tranne che nel nome”.
Di conseguenza, i VIPS esortano Biden ad esplorare seriamente “tutte le possibili vie d’uscita” per l’Ucraina. “La Russia non solo è determinata a prevalere, ma ha anche i mezzi per farlo – nonostante l’infusione di armi da parte dell’Occidente”, dato che, contrariamente agli Stati Uniti, affronta in Ucraina una minaccia esistenziale.
Concludono con una nota dolente: “In poche parole, non è possibile ‘vincere la guerra contro la Russia’ ed evitare la terza guerra mondiale. È spaventoso che il Segretario alla Difesa Austin lo ritenga possibile. In ogni caso, il Cremlino deve presumere che lo pensi. È un’illusione molto pericolosa”.