Il nuovo governo greco, guidato dal partito conservatore Nuova Democrazia, promette di essere più servile del governo precedente verso i creditori della Grecia. Riconoscendo i nuovi padroni, il Premier greco Kyriakos Mitsotakis (foto) ha fatto visita a Berlino il 28 agosto per incontrare la Cancelliera tedesca Angela Merkel e, stando ai resoconti sui media greci, i due leader hanno concordato un “piano di investimenti verdi” per il 2020-2030 e un forum congiunto sugli investimenti che dovrebbe tenersi nel primo trimestre dell’anno prossimo.
L’entusiasmo del Premier Mitsotakis per gli investimenti ecologisti segue quello di Yannis Stournaras, Ministro del Tesoro, dopo esserlo già stato nel precedente governo di Nuova Democrazia guidato da Antonis Samaris nel 2014. La sua nomina è stata approvata dall’Official Monetary and Financial Institutions Forum, la banca centrale greca, la Banca d’Inghilterra e la Banca Centrale Europea, tutte coinvolte nel promuovere la cosiddetta finanza sostenibile per i cambiamenti climatici.
Esprimendo il cambiamento di clima politico introdotto ad Atene, Mitsotakis ha parlato del “sincero appetito di profondi cambiamenti strutturali” del proprio governo, che andranno perfino oltre le misure di austerità che continuerà ad adottare, su ordine dei creditori stranieri della Grecia. Ha detto di volere un “cambiamento paradigmatico” nei rapporti bilaterali con la Germania.
Nel mostrare la propria soddisfazione, la Signora Markel ha notato che “sono stati fatti molti progressi”, augurandosi un miglioramento del clima che renderà più facile alla Grecia rispettare i propri impegni (nei confronti di Bruxelles e delle banche).
Mitsotakis ha promesso che non “farà retromarcia” come il governo precedente e di assumersi la piena responsabilità per le riforme imposte alla Grecia, il che, ha detto ai giornalisti, darà al proprio governo “un importante vantaggio” rispetto ai precedessori.
Parlando di retromarcia, durante la campagna elettorale Mitsotakis aveva promesso di chiedere un allentamento della richiesta che la Grecia mantenga un surplus di bilancio primario del 3,5% sul PIL, del tutto irrealistico, per ripagare il debito. Ora dice che il proprio governo vuole ristabilire la “credibilità” nei confronti dei creditori, prima di sollevare la questione con loro in qualche data nel futuro. Si è anche impegnato a realizzare gli obiettivi concordati dal precedente governo per il 2019 e il 2020.
La sua strategia, ha detto, non è discutere la questione dell’enorme debito da ripagare e degli obiettivi fiscali, ma di parlare di “sfide per la crescita”. Come sia possibile parlare di crescita con oltre 300 miliardi di Euro di debito e mantenendo una politica di austerità draconiana, Mitsotakis non l’ha spiegato.