In un’intervista che verrà pubblicata sul numero 32 del settimanale americano EIR che uscirà la prossima settimana (qui il link:  https://larouchepub.com/eiw/index.html ), Nino Galloni svolge alcune considerazioni sulla situazione politica, ritenendo che Salvini non abbia avuto altra scelta che aprire la crisi di governo. „Penso che Salvini abbia realizzato che non può fare la riforma fiscale senza tagli alla spesa pubblica che sarebbero deleteri“, ha dichiarato il noto economista. „Quindi preferisce capitalizzare adesso il consenso che ha piuttosto che rischiare di comprometterlo con la mancata promessa di qualcosa. Per salvare questa alleanza occorrerebbe che Salvini avesse garanzie di collaborazione da parte della componente moderata e tecnicoide del governo stesso… un po’ difficile…“

Nell’intervista, Galloni parla di politica di investimenti, isteria climatica e ambientalismo serio, rilevando che „il movimento 5Stelle ha sempre presentato, in economia, due anime contraddittorie: quella postkeynesiana (che nella mia rielaborazione è molto vicina alle idee di LaRouche e che si può definire della crescita responsabile); quella della decrescita e dell’ambientalismo main stream.“ Questa seconda anima è consona del nesso tra politiche malthusiane di riduzione della popolazione e della „finanza ultraspeculativa“. A questo disegno dei poteri forti transnazionali „occorre contrapporvi un progetto politico che metta l’umanità ed un suo riscoperto rapporto con la Natura al centro, abbandonando altresì il modello che vede la Natura al centro da sola“. Galloni definisce „non saggia“ la decisione del ministro dell’ambiente Costa di stringere un partenariato col governo britannico sull’agenda climatica.

(Nella foto Nino Galloni durante un suo intervento ad una conferenza dello Schiller Institute a Francoforte sul Meno).