ELEZIONI USA. Una guerra di intelligence in cui c’è molto in gioco per il mondo intero. Questo è il titolo della tavola rotonda che si è tenuta ieri sulle elezioni presidenziali americane, il cui risultato non è ancora scontato. Ci si attende che il riconteggio dei voti, un possibile audit e le azioni legali dimostreranno che Donald Trump ha effettivamente vinto le elezioni. Queste elezioni sono parte di una guerra di intelligence che è in corso dall’11 settembre. Negli ultimi 4 anni il Presidente americano è stato sotto costante attacco con azioni che vanno dalla sorveglianza illegale, al Russiagate, ad un’assurda procedura di impeachment, e infine la censura da parte dei mass media.
Ora, alla luce delle grossolane irregolarità elettorali, strane procedure sullo spoglio delle schede, cambiamenti nelle leggi elettorali, Donald Trump si è rifiutato di concedere a Biden la vittoria. Questo rifiuto consente alla stampa indipendente di gettare luce sulla manipolazione del processo elettorale. I relatori, esperti in questo campo, ed in particolare Kirk Wiebe (foto) hanno dimostrato che programmi ideati per destabilizzare le elezioni in altri paesi come Hammer e Scorecard sono stati usati negli Stati Uniti, cambiando il risultato elettorale a favore di Biden.
Sono iniziate procedure legali contro i brogli, sostenute da Procuratori di vari stati, membri di parlamenti degli stati e cittadini. I governi di Russia, Cina e Messico non hanno ancora riconosciuto un vincitore delle elezioni presidenziali.
Gli eventi americani hanno implicazioni in tutto il mondo, considerato che gli Stati Uniti sono una potenza nucleare. Relatori alla tavola rotonda erano Helga Zepp-LaRouche, presidente dello Schiller Institite, Kirk Wiebe, veterano nella NSA, il Col. Richard Black, ex senatore della Virginia, ex capo della Sezione di Legge Penale al Pentagono, James G. Jatras, ex diplomatico e consigliere repubblicano, Harley Schlanger, del LaRouchePAC.

Ecco la tavola rotonda nel video dello Schiller Institute

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