Intervista a Lyndon LaRouche alla radio WGIR-AM del New Hampishire, 12 settembre 2001, condotta dal giornalista Woody Woodland.

WOODLAND: Lei è solito viaggiare in tutto il mondo e trascorre molto del suo tempo all’estero. Cosa può dirci di coloro che potrebbero essere gli autori di questi misfatti terroristici? Si sente ovunque parlare di questo Osama Bin Laden, ma credo che sia dovuto al fatto che non conosciamo altri nomi. Che cosa ne pensa?

LAROUCHE: Voglio precisare che questa non è una operazione terroristica, ma si tratta piuttosto di una speciale operazione strategica coperta che presenta delle somiglianze con l’operazione della milizia contro il centro di Oklahoma City alcuni anni fa.

WOODLAND: Vuole dire che possono essere stati individui nel nostro stesso paese?

LAROUCHE: In parte debbono essere stati individui nel nostro paese. Ne abbiamo parlato in un’intervista ieri, iniziata un quarto dopo le nove. La trascrizione è disponibile sul sito internet LAROUCHEPUB.COM, il sito della mia campagna elettorale per le presidenziali del 2004.

Riconsiderando ciò che ho detto posso dire di non aver sbagliato niente. Sono stato colto un po’ di sorpresa, dato che i fatti si stavano verificando in quel momento, ma il precipitare della situazione non mi ha sorpreso. Non mi ha sorpreso il fatto che si è trattato principalmente di una operazione speciale coperta, principalmente nata qui in America e condotta da gente che deve disporre della massima preparazione nelle operazioni speciali militari. Altrimenti non sarebbe potuto accadere.

WOODLAND: Se così fosse, quale sarebbe l’obiettivo di questa gente, a differenza degli obiettivi dei terroristi mediorientali?

LAROUCHE: Creare un effetto Pearl Harbor simulato per trascinare gli Stati Uniti in una guerra contro le nazioni del Medio Oriente.

WOODLAND: A me pare che questo sia un atto di guerra contro gli Stati Uniti da parte di qualcuno, ma non mi pare che si tratti di una nazione ben definita. Certo che ci sarà qualche nazione — se si tratta di terroristi mediorientali ci sarà una qualche nazione che offre loro copertura…

LAROUCHE: No…

WOODLAND: Lei non crede che sia così.

LAROUCHE: Prendiamo Osama bin Laden. E’ una creazione dei servizi segreti statunitensi, britannici e israeliani, nel contesto delle cosidette operazioni in Afghanistan. E’ tutt’ora una pedina controllata da quegli interessi, che in larga misura si celano nelle sezioni delle operazioni speciali coperte di quei servizi. Pertanto i nostri vertici militari non hanno certamente niente a che fare con tutto questo. C’è invece gente che “sconfina dalla riserva”, come abbiamo visto nella vicenda terroristica di Oklahoma City, e ci sono persone che sono sconfinate dalla riserva che vengono utilizzate, che possono essere sconfessate …

WOODLAND: Ma chi sarebbe allora questa gente? Sta dicendo che abbiamo a che fare con dei terroristi che sono americani?

LAROUCHE: No, non si tratta di terroristi. Sicuramente terrorizzano la gente, ma non sono terroristi. Voglio dire che ritenere questa una operazione di terrorismo internazionale è una sciocchezza ed è molto pericoloso mettersi alla ricerca del nemico sbagliato e ignorare così quello vero. La questione è che vi sono delle persone molto potenti che agiscono dietro le quinte in diversi governi: il governo britannico, quello statunitense e quello israeliano — non mi riferisco a Sharon, non credo che lui abbia niente a che fare con questo. Questa gente è determinata a fare in modo che gli Stati Uniti finiscano per condividere fino in fondo le ragioni del conflitto tra certe forze in Israele e i paesi vicini, e sfruttare questo per coinvolgere gli Stati Uniti in un conflitto geopolitico in Medio Oriente. E già abbiamo le reazioni degli sciocchi che abboccano, compreso il Presidente degli Stati Uniti che è un povero sprovveduto, che ieri è stato spinto in tale direzione.

WOODLAND: Lei non accetta l’opinione che qui è generalmente condivisa, che è stato Osama bin Laden o qualcuno della sua risma?

LAROUCHE: Non sono convinto che la gente che la condivide abbia cercato davvero di farsi una propria opinione. Alcune caratteristiche degli avvenimenti di ieri balzano subito agli occhi. Ieri abbiamo raggiunto alti ufficiali e specialisti, gente con tanta esperienza nel passato, in Russia, in Europa ed altrove, e così, abbiamo potuto fare un quadro di cosa è accaduto, avvalendoci di un punto di vista americano e del loro punto di vista, mettendo i vari punti di vista a confronto. La cosa appare impossibile; pensate, gli Stati Uniti non erano in grado di fare una cosa del genere all’Unione Sovietica neanche negli anni più roventi della guerra fredda. Noi non disponevano della capacità, allora, di fare all’Unione Sovietica ciò che oggi è stato fatto a noi.



In un’altra intervista lo stesso giorno, alla radio CFRB di Toronto, LaRouche ha detto tra l’altro:

Ciò che e accaduto ieri non è un atto di terrorismo nel senso convenzionale del termine, ma un’operazione strategica coperta, che ha uno scopo strategico, in cui è stata principalmente impiegata — così come tende a confermare anche la dichiarazione del Ministro della Giustizia John Ashcroft — gente qui negli Stati Uniti.

In altre parole, ci troviamo di fronte a qualcosa che ha alcune caratteristiche simili all’attentato di Oklahoma City del 1995. C’era allora gente negli Stati Uniti, tra cui gente anche disposta al suicidio, che pilotava gli aerei come hanno fatto loro, disponendo di una notevole preparazione militare. Non basta addestrarsi con un Lear Jet in un aeroporto privato.

[…]

INTERVISTATORE: Chi ha il motivo, la specializzazione e le risorse per fare una cosa del genere?

LAROUCHE: Ci sono situazioni, nella storia, in cui si accumulano crisi di grosse dimensioni, o si è sull’orlo di una guerra — grandi crisi finanziarie, una crisi finanziaria da tracollo, situazioni in cui certa gente che ha molto potere finisce per perdere la testa, finisce per accarezzare l’idea di imporre una dittatura.

Successe nella Germania del 1933, dove Hermann Goering utilizzò l’utile idiota van der Lubbe, il quale appiccò l’incendio al Reichstag. E fu grazie a quell’incendio del Reichstag che Goering e compagnia passarono a stabilire immediatamente una dittatura sotto Hitler.

Quindi, versando in una situazione di crisi, occorre stare attenti a chi vuole arrivare al golpe, oppure iniziare una guerra, o qualcosa del genere, come gioco di potere.

Ora, il sistema finanziario è già in fase di disintegrazione e questo spiega tutto quello che succede. Vi sono delle soluzioni, ma quella gente invece di prendere in considerazione queste soluzioni, si lascia andare ad atti di disperazione. E a fare qualcosa del genere sicuramente è stata gente molto, molto potente.

In altre parole, possono verificarsi delle canagliate anche grosse, prodotte dentro una nazione o provenienti da fuori, ma una cosa di queste dimensioni non può essere ordita da un paese di modeste dimensioni.

[…]

INTERVISTATORE: Lei si sta riferendo a delle entità che sono simili ad enti di governo?

LAROUCHE: Certo, cose del genere sono esistite. Pensi ad entità come l’operazione Iran-Contra. Non è l’unica cosa del genere che sia mai stata creata.

Prenda il caso dell’attentato dinamitardo di Oklahoma City. Ci trovammo di fronte ad un’entità chiamata “la milizia”. Si tratta di formazioni di vario tipo. Ci sono dentro ad esempio anche dei giovani fanatici che la pensano come le SS di Hitler. Si sentono chiamati ad una grande missione e per condurla a termine sono pronti a morire — suicidi.

Quindi, chi cerca un kamikaze non deve necessariamente andare in Medio Oriente. Ci trovammo di fronte a questo fenomeno ad Oklahoma, ma hanno preferito non andare a fondo, si precipitarono a chiudere il caso e insabbiarono tutto. Non si volle fare i conti con il fatto che quell’operazione non poteva assolutamente essere stata condotta da una o due persone soltanto. […]