Editoriale di Liliana Gorini, Presidente MoviSol

Questa settimana Roma è stata messa a ferro e fuoco dai “nuovi barbari”, gli hooligans che hanno devastato la fontana del Bernini, ubriachi fradici già alle 11 di mattina, lanciando bombe molotov e bottiglie di birra con l’intento, evidente, di distruggere uno dei monumenti più belli della città eterna.

Il governo olandese, che insieme a quello tedesco è il più intransigente con la Grecia, nell’esigere che paghi a tutti i costi un debito illegittimo e speculativo, anche affamando un popolo, si rifiuta però di pagare i danni alla “barcaccia”, che era appena stata restaurata.

Un esponente del governo olandese, Jeroen Dijsselbloem, ora presidente dell’Eurogruppo, è arrivato a proporre che per pagare il debito la Grecia venda il Partenone. Nel marzo 2013 Dijsselbloem è stato a capo dei negoziati per la gestione della “crisi finanziaria di Cipro”, nella condotta della quale si è attirato critiche per aver creato un precedente, forzando il prelievo dai depositi bancari come parte del salvataggio delle banche. Ed ha dichiarato al Financial Times che questo sarà un “modello” per tutta l’Europa. E quanto agli aiuti dell’Eurogruppo alla Grecia, ha specificato che i fondi concessi saranno destinati solo alla “ricapitalizzazione delle banche e non agli scopi del governo” (ad esempio i piani del governo Tsipras contro la povertà). Non poteva essere più esplicito.

Siamo di fronte ai “nuovi barbari”. Non soltanto gli hooligans armati di bottiglie di birra, che il mattino dopo sono di nuovo broker in doppio petto che fanno ritorno a Rotterdam come se niente fosse, ma anche i burocrati dell’Eurogruppo, e della Troika, che stanno devastando un intero paese, la Grecia, ed affamando un intero popolo, per garantire il pagamento dei derivati di Deutsche Bank ed altre banche europee.

Vi siete mai chiesti come mai gli esperti economici vadano ripetendo che se la Grecia lascerà l’Euro sarà la fine? Se i greci non pagano i debiti, e dànno tanto fastidio alla Merkel, a Schaeuble e Dijsselbloem, dovrebbero essere ben contenti di liberarsene. In realtà si preoccupano delle loro banche, di quel marcio sistema finanziario anglo-olandese che risale a Guglielmo d’Orange ed alle “guerre dell’oppio” britanniche (ben esemplificate dalla Hong Kong and Shangai Banking Corporation, HSBC, di Londra, sotto inchiesta non solo per l’evasione fiscale, ma anche per i fondi sauditi ad Al Qaeda).

Se la Grecia, la culla della democrazia, farà saltare questo sistema uscendo dall’Euro, ci farà solo un favore. Come diceva il poeta Percy Shelley, nel 1821, nella prefazione a Hellas (Ellade) “Siamo tutti greci. Le nostre leggi, la nostra letteratura, la nostra religione, le nostre arti hanno le loro radici in Grecia. Se non fosse stato per la Grecia… saremmo ancora selvaggi o idolatri”. Come gli hooligans che hanno messo a ferro e fuoco Roma, non sopportando la bellezza e la civiltà.