Il 13 gennaio, Biden e il Primo Ministro giapponese Kishida Fumio (foto) si sono incontrati alla Casa Bianca e hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, proclamando la propria devozione al cosiddetto “ordine internazionale basato sulle regole”, messo in discussione da Cina e Corea del Nord. La dichiarazione cita alcuni accordi e impegni presi dai ministri della Difesa e degli Esteri dei due paesi due giorni prima, impegnando esplicitamente gli Stati Uniti a difendere il Giappone in base al Trattato di sicurezza, “utilizzando l’intera gamma di capacità, compresa quella nucleare”.
Kishida ha dichiarato che i due paesi si trovano in un “ambiente di sicurezza più impegnativo e complesso della storia recente”, che ha richiesto al Giappone di formulare una nuova strategia di difesa nazionale e di aumentare notevolmente il bilancio della difesa (l’aumento previsto per quest’anno è addirittura del 26%). Joe Biden, dal canto suo, ha elogiato la “leadership coraggiosa” del Giappone nell’adottare una nuova strategia di sicurezza nazionale. Oltre a prendere di mira la Cina, la dichiarazione condanna la Russia e si impegna a continuare ad imporre sanzioni.
In sintesi, il vertice ha coronato un cambiamento decisivo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale nella politica militare del Giappone, che si basava unicamente sulle capacità di difesa. Ora, sotto il Primo Ministro Kishida, il paese è pronto a diventare la chiave di volta della “NATO globale” nella regione Asia-Pacifico. Lo stesso Kishida, in un discorso pronunciato alla Johns Hopkins University subito dopo aver lasciato la Casa Bianca, ha espresso in modo appropriato questo cambiamento, affermando che le forze di difesa giapponesi si trasformeranno da “scudo” a “lancia”.
La dichiarazione congiunta sottolinea anche l’evidente “leadership economica” di Stati Uniti e Giappone e i loro sforzi per sostenere un “ordine economico libero, equo e basato sulle regole”, anche attraverso la presidenza giapponese del G7 e del forum di cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC) di quest’anno. Con una scelta piuttosto macabra, Kisida ha deciso di tenere il vertice del G7 di quest’anno a Hiroshima,
Prima di recarsi a Washington, il Primo Ministro giapponese è stato a Londra, dove ha firmato con il collega Rishi Sunak un accordo di cooperazione militare che è stato definito il più significativo patto di difesa tra Tokyo e Londra da oltre un secolo. Il riferimento è all’alleanza anglo-giapponese del 1902-1922, che contribuì a creare le condizioni per la Prima e la Seconda guerra mondiale…
La Cina ha risposto con forza al ruolo di satrapo militare assegnato al Giappone. Il portavoce del Ministero degli Affari Esteri, Wang Wenbin, ha sottolineato il 16 gennaio che “il passato militarista del Giappone, segnato da devastanti guerre di aggressione e da brutali crimini contro l’umanità, ha portato indicibili sofferenze in questa regione ed oltre. Invece di trarre serie lezioni dal passato, il Giappone ha mostrato una pericolosa tendenza a riarmarsi… Sta persino cercando di portare la NATO nell’Asia-Pacifico”.
Quanto all'”ordine basato sulle regole” predicato da Washington, ha aggiunto che gli Stati Uniti “non sono secondi a nessuno quando si tratta di minare le regole e l’ordine internazionale”. Ha citato a questo proposito l’invasione ingiustificata di altri paesi, l’imposizione arbitraria di sanzioni unilaterali, il mancato pagamento delle quote al bilancio regolare delle Nazioni Unite e la diplomazia coercitiva.