Il leader politico americano Lyndon LaRouche e sua moglie Helga, fondatrice dello Schiller Institute, hanno denunciato la campagna in stile nazista lanciata dai servizi di sicurezza ucraini (SBU) per diffamare e minacciare la nota economista ed ex parlamentare Natalia Vitrenko, leader del Partito Socialista Progressista dell’Ucraina. La Vitrenko è stata accusata di aver ricevuto fondi russi per alimentare il conflitto armato.

“C’è il forte sospetto che la montatura sia stata orchestrata dal sottosegretario di Stato USA Victoria Nuland”, ha dichiarato LaRouche il 9 aprile, “o da qualcuno che abbia affinità con nazisti della tradizione di Bandera, come è appunto il caso della Nuland”.

Helga Zepp-LaRouche, che nel febbraio 1997 lanciò con la Vitrenko l'”Appello per convocare una nuova Conferenza di Bretton Woods”, ha reagito alla notizia dell’attacco all’economista ucraina dichiarando: “Queste calunnie sono ancora più vergognose, perché vengono un mese prima del 70mo anniversario della sconfitta del nazismo in Europa.

Allora le nazioni giurarono ‘Mai Più’, ma i governi occidentali sembrano aver dimenticato quella promessa. Natalia Vitrenko ha l’integrità di denunciare il rigurgito nazista e fornire prove delle atrocità banderiste nella storia ed ai giorni nostri. Il Primo ministro scelto da Victoria Nuland, Arsenij ‘Yats’ Jacenjuk, al contrario, ha avuto la sfrontatezza di far finta, parlando alla televisione tedesca, che l’invasione nazista non sia mai avvenuta e che fu solo l’Unione Sovietica ad ‘occupare’ l’Ucraina”.

Il Vicepresidente di MoviSol Claudio Celani, che nel febbraio 2014 accompagnò la Vitrenko a Strasburgo e in Italia, si è unito alla denuncia dei coniugi LaRouche. “Il governo italiano”, ha detto Celani, “dovrebbe compiere dei passi nei confronti di quello ucraino, anche alla luce della legge approvata dal Parlamento di Kiev che punisce con la reclusione chi si professa comunista. Si tratta di un atto inaccettabile da parte di chi sostiene di battersi per i ‘valori europei’, tra cui la libertà di espressione e i diritti umani”.

La Vitrenko è stata interrogata due volta dal SBU dopo che alcuni media hanno pubblicato false notizie su presunti finanziamenti russi all’economista ucraina, miranti a compiere “opera di propaganda per screditare le autorità di governo ucraine, a provocare il conflitto armato tra strati diversi della popolazione, a fomentare l’odio etnico e a fornire sostegno informativo per condurre i ‘referendum’ nelle regioni orientali dell’Ucraina”.

In un comunicato del PSPU, il partito della Vitrenko, si legge che l’agenzia Glavcom e altri media avrebbero scritto che il SBU sospetta che la Vitrenko abbia ricevuto soldi dal Fondo per il Sostegno e la Difesa dei Diritti dei Compatrioti Residenti all’Estero, gestito dal ministero degli Esteri di Mosca. Le accuse risalgono al maggio 2014, quando furono congelati i conti di una ONG diretta da Vitrenko, Dar Žizni (Dono della Vita). Stando ai media ucraini, questo avvenne “nel quadro di un’inchiesta del SBU su alcuni trasferimenti finanziari tramite la Ukrinbank, a favore di individui sospettati di violazione dell’integrità e dell’inviolabilità territoriale dell’Ucraina”. Negli ultimi giorni l’accusa è stata ripresa e amplificata dai media ucraini, che definiscono la Vitrenko “un’importante sostenitrice dei separatisti e dei terroristi”, ampie categorie usate dalle autorità di Kiev per colpire oppositori politici. Il 18 marzo è stato arrestato Alexander Bondarčuk, capo del piccolo Partito del Lavoro e collega della Vitrenko nella stessa legislatura parlamentare, con l’accusa di “violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.

Il capo dell’SBU, Valentyn Nalyvàjčenko, ha annunciato il primo aprile in un’intervista che il modello per il suo ente è l’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini-Esercito Insurrezionale Ucraino (OUN-UPA) di Stepan Bandera, che collaborò con i nazisti durante l’invasione dell’URSS. Alla luce della biografia della Vitrenko e del coraggio che ha dimostrato nella continua denuncia della corruzione e del saccheggio economico dopo il cambiamento di regime dello scorso anno, gli attacchi nei suoi confronti portano il marchio filo-nazista tipico dei progetti sponsorizzati dal sottosegretario Nuland in Ucraina. Nalyvàjčenko, a lungo membro dell’organizzazione banderista Tridente, una componente delle squadracce di Pravij Sektor, ha millantato una “intensa” cooperazione nella condivisione di intelligence e altre attività con i “colleghi statunitensi” in una conferenza all’Atlantic Council nel maggio 2014.

In un discorso registrato per la conferenza del Citizens Electoral Council of Australia tenutasi il 28-29 marzo scorso, la stessa Vitrenko ha ricordato che “Dal 23 febbraio al 5 marzo 2014, la nostra delegazione compì un tour europeo, visitando la Francia, la Germania e l’Italia” e tenendo “decine di conferenze, incontri e interviste. Grazie a membri italiani del Parlamento Europeo (…) potei tenere una conferenza stampa a Strasburgo il 26 febbraio 2014. Allora denunciammo il pericolo di guerra civile e di disintegrazione del paese, che avrebbe potuto portare alla terza guerra mondiale. A quell’epoca, chiesi a Berlino, Mosca e Parigi di unire i propri sforzi per impedire che i nazisti prendessero il potere in Ucraina, e adoperarsi per far mettere al bando tutti i partiti e i movimenti neonazisti nel paese”.

Vitrenko_to_CEC

La visita a Strasburgo a cui si riferisce la Vitrenko fu organizzata dall’Europarlamentare indipendente Claudio Morganti. La delegazione ucraina era accompagnata dal vicepresidente di MoviSol Claudio Celani e in quell’occasione la Vitrenko fece un intervento memorabile alla conferenza stampa del presidente del Parlamento Martin Schulz e del Presidente Ceco Milos Zeman.

VitrenkoStrasburgo

Successivamente, Natalia Vitrenko parlò a Milano, ad un incontro al Consiglio Regionale Lombardo organizzato dal consigliere Antonio Saggese (vedi: “Natalia Vitrenko a Milano: ‘L’UE ha bisogno di un conflitto con la Russia?'”) e il giorno dopo ad un incontro pubblico a Firenze organizzato dal consigliere regionale Gabriele Chiurli.

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L’ultimo video della Vitrenko, pubblicato oggi sul suo sito vitrenko.org, è intitolato “Una Giunta militare al posto dei valori europei”. Nel video, ella analizza la legge presentata al parlamento il 3 aprile dal Presidente Porošenko, che permette di dichiarare la legge marziale sia in caso di invasione che in caso di “minaccia di un attacco”. Questa formulazione, sostiene Vitrenko, permette di agire sulla base di “minacce fabbricate”, come nel caso del “bluff del SBU, secondo cui Vitrenko starebbe minacciando l’integrità territoriale dell’Ucraina”.

Documentazione in inglese (pubblicata su vitrenko.org, tradotta dal russo da EIRNS)

SBU Uses Fraud to Terrorize
Progressive Socialist Party of Ukraine (PSPU) Leader Natalia Vitrenko

8 April 2015
PSPU Press Service statement

The Security Service of Ukraine (SBU) is continuing political defamation against the left opposition party leader, People’s Deputy of Ukraine, and former Presidential candidate, Doctor of Economics Natalia Vitrenko. The latest piece of fakery was disseminated yesterday on the websites “http://glavcom.ua/” and “http://www.ukr.net/”.
The false accusation was embedded in the article’s headline, which declared: “Vitrenko Received 8 Million Rubles from Russian Minister Lavrov.” Further on, the motive for this defamation is disclosed: “Investigators suspect that these funds will be used for other purposes. In particular, that they will be used for propaganda work to discredit the Ukrainian government authorities, to provoke armed conflict between different layers of the population of Ukraine, to incite ethnic hatred, and to provide information support for conducting ‘referenda’ in Ukraine’s eastern regions.”

It is no accident, that this latest falsehood has been disseminated. The regime brought to power by the Euromaidan is discrediting itself through economic collapse, social genocide, corruption, and its inability to establish peace and preserve the territorial integrity of the country or realize the promised European values. Natalia Vitrenko has been interrogated twice at the SBU. She offered facts to prove that the “suspicions” are invalid and the statements false. But efforts to defame her and shape a negative view of her on the part of the public are continuing, through the media.

As for these suspicions, they are either the product of minds that are hallucinating, or of officials experiencing a bad hangover, or of fear over bearing ultimate responsibility for defaming and tarnishing the business reputation, both within the country and worldwide, of Ukrainian statesman and political figure Natalia Mikhailovna Vitrenko.

We demand that Glavkom and Ukr.net publish a retraction, in the form of publication of this statement form the PSPU Press Service.

The following PSPU statement, dated 9 April 2015, concerns Alexander Vasilyevich Bondarchuk, head of the Ukrainian Labor Party (Marxist-Leninist), People’s Deputy of Ukraine, 2nd, 3rd, 4th sessions of the Supreme Rada, who has been a co-signer with Vitrenko on several statements against the February 2014 coup d’etat and its aftermath, such as the April 16, 2014 appeal “Stop the War of the Self-Proclaimed Ukrainian Authorities Against Their Own People!” Bondarchuk was arrested March 18. .

Ukrainian Courts against Labor Party Leader A. Bondarchuk,
and European Standards

9 April 2015
PSPU Press Service statement

On April 9, 2015 the Darnytsky District Court in the City of Kiev began a preliminary hearing on charges brought against People’s Deputy of Ukraine of the 3rd and 4th convocations, leader of the opposition Ukrainian Labor Party Alexander Vasilyevich Bondarchuk.

Alexander Bondarchuk is charged under Article 110, Section 1 of the Criminal Code of Ukraine, “Infringement of the Territorial Integrity of Ukraine.” The Security Service of Ukraine (SBU) has applied this article because of two articles concerning the authorities possessed by Southeast Ukraine, published in the newspaper Rabochy Klass (Working Class), of which A. Bondarchuk is editor-in-chief. The accusation is constructed on expert analysis done by the SBU, concluding that the articles contained indirect infringement on the territorial integrity of Ukraine.

A. Bondarchuk has new defense lawyers, in the trial. The first motion they announced sought to release the political leader from the cage in which the accused sits. The court went into conference and, upon returning to the courtroom, announced a recess in the session until April 17, 2015. A. Bondarchuk told journalists that his rights to defense during preparation for trial have been grossly violated. For more than a week, no his government lawyer failed to visit him. Newspapers have been withheld from him. He was notified of the April 9 court session at 23:15 on April 8.

A. Bondarchuk and his attorneys believe that the chief motive for the criminal prosecution of him is political.