Durante la settimanale videoconferenza dello Schiller Institute, la fondatrice e presidente Helga Zepp-LaRouche ha sottolineato l’importanza dell’impegno della gioventù mondiale nella giornata d’azione del 17 giugno scorso. A fronte dell’aggravamento delle crisi del Covid-19, del pericolo di carestie, dell’insicurezza nella produzione di cibo, del collasso economico generale e del pericolo di guerra – e della loro convergenza – la vedova di Lyndon LaRouche ha rinnovato l’invito ai cittadini a smuovere i governi affinché diano delle risposte; in questo sono preziosi gli sforzi dei giovani nell’assumersi tale responsabilità. I programmi, come la Nuova Via della Seta Sanitaria sviluppata dallo Schiller Institute e quello del LaRouche PAC per creare 1,5 miliardi di posti di lavoro a livello planetario, devono essere immediatamente applicati.

Dopo aver esaminato i principali focolai strategici della Corea del Nord, della Siria e della Libia, la signora LaRouche ha denunciato l’ìmmoralità delle sanzioni che in tempo di pandemia si rivelano armi assassine. Al loro posto, occorrono misure di cooperazione tra le nazioni più trainanti che abbiano come effetto il raffreddamento delle tensioni in quei luoghi. Ha parlato anche del significato del vertice sino-africano in tema di malattie e fame, indicandolo quale esempio di tale cooperazione.

Ha anche dato risalto ai commenti del Presidente russo Putin sul golpe in stile ucraino contro Trump, iniziato già nel 2017: essi dimostrano che Putin e il Presidente cinese Xi Jinping sono ben consapevoli del pericolo tentativo di destituire il Presidente statunitense e sanno distinguere bene tra Trump ed i neoconservatori che congiurano contro di lui. In questo contesto, ha detto la “Signora della Nuova Via della Seta”, si può essere ottimisti in rapporto alla prospettiva di una nuova era di cooperazione internazionale, per la quale ci stiamo battendo, per risolvere pacificamente le tensioni nei focolai e traghettare il mondo nel Nuovo Paradigma di cooperazione economica.

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