Sergei Glaziev, Ministro russo per l’Integrazione e la Macroeconomia della Commissione Economica Eurasiatica, ha postato il 9 settembre i link al numero 36 dello Strategic Alert dell’EIR e al “Programma di emergenza per l’Argentina” dello Schiller Institute, riportato in quel numero, insieme al seguente commento (https://t.me/s/glazieview?before=4018):
“E un altro interessante compendio, fondato dal leggendario pensatore Lyndon LaRouche, che ora è gestito dalla sua vedova, e contiene un articolo molto interessante su un’altra catastrofe economica in Argentina, causata dalla stessa politica monetaria perseguita dalla Banca di Russia sotto la guida metodologica del FMI”.
Glaziev richiama anche l’attenzione su altri due articoli del nostro ultimo numero: “Una nota sull’organizzazione della psicosi climatica da parte di giornalisti di parte, compresi quelli che lavorano nei media statali, che sono appositamente formati e pagati da forze interessate alla deindustrializzazione e allo spopolamento dell’umanità”, nonché l’articolo sul progetto di legge sui transgender in Germania.
In un’intervista informativa rilasciata al portale ForPost di Sebastopoli il 4 settembre, Glaziev ha affrontato il tema dell’uso delle valute nel commercio internazionale. In risposta all’uso del dollaro come arma di guerra ibrida contro la Russia e altri paesi, ha affermato che “la transizione alle valute nazionali è dovuta avvenire con una rapidità impressionante”. Sebbene questo sia uno sviluppo positivo, “di per sé, la transizione ai regolamenti in valute nazionali è solo un piccolo elemento di sicurezza economica”.
“Il nuovo ordine economico mondiale”, ha proseguito, “si baserà sull’unificazione dei paesi attorno a un criterio comune per la crescita del benessere delle persone e sulla cooperazione internazionale, che si basa sul vantaggio reciproco, ottenuto attraverso un effetto sinergico, una combinazione di vantaggi competitivi”. La questione urgente, spiega Glaziev, è fornire credito a basso costo per gli investimenti produttivi.
Egli sottolinea inoltre che la Cina e l’India stanno attuando le politiche finanziarie corrette per facilitare questo processo. Entrambe mantengono controlli valutari, non consentono la libera convertibilità delle valute nelle transazioni di capitale e non adottano il libero scambio come principio rigido. “Entrambe non insistono sulla liberalizzazione dei mercati dei paesi partner. Inoltre, consentono un grande grado di protezionismo e di tutela degli interessi nazionali”.
Glaziev è critico verso la conduzione della stessa politica economica russa. La Russia, scrive, non ha adottato i metodi “che hanno permesso il miracolo economico cinese e indiano”. Al contrario, “domina ancora il Washington Consensus, che rifiuta tutti questi strumenti di regolamentazione economica a favore degli interessi del capitale internazionale”. “Il denaro viene tolto dal settore reale dell’economia per passare al settore monetario e finanziario”, sostiene Glaziev.