Il mondo politico dello Stato di New York è stato spiazzato da Diane Sare, una collaboratrice di lunga data di Lyndon LaRouche, che ha depositato 45.000 firme per essere candidata alle elezioni generali di novembre contro il senatore in carica Charles Schumer. Un’impresa che molti avevano considerato impossibile da compiere.
Infatti, in passato erano richieste 15.000 firme valide di elettori dello Stato di New York per essere inseriti nella scheda elettorale. Ma quest’anno, nonostante tutta la retorica sulla “democrazia americana”, la quota è stata portata a 45.000 firme, un onere gravoso, congegnato per escludere candidati che non appartengano all’establishment che controlla i due partiti.
Per superare questo tentativo di limitare l’accesso al voto, Sare ha mobilitato migliaia di sostenitori nella raccolta firme. Il suo messaggio è stato chiaro: adottare una nuova architettura strategica e finanziaria e togliere il potere dalle mani dei neoliberisti di Wall Street e dei falchi della guerra, responsabili dell’accelerazione del collasso economico e sostenitori della guerra contro Russia e Cina, che il senatore Schumer rappresenta.
Sare ha ricevuto inviti a parlare da parte di numerose organizzazioni civiche e politiche, mentre il suo intervento ha generato eccitazione tra gli elettori, in quanto rappresenta una rottura con la “politica come al solito” e una seria sfida al Great Reset e al Green New Deal sostenuti da Schumer.