Jacques Cheminade giudica favorevolmente l’incontro del 6 novembre tra il Presidente russo Vladimir Putin e quello francese François Hollande. Secondo l’uomo politico la decisione comune di cooperare nella lotta contro il terrorismo in Siria riveste un’importanza particolare. Il Presidente francese però non è completamente soddisfatto dalla posizione degli Stati Uniti su questo punto.

“François Hollande non era molto contento del rifiuto di Obama di dar vita alla grande coalizione da lui auspicata. Al contempo v’è un forte malcontento nei confronti di Erdogan che si è lanciato in un’operazione avventurosa, abbattendo con falsi pretesti un Su-24 russo”, dichiara l’interlocutore di Sputnik.

Cheminade punta il dito anche sulla posizione più morbida di Hollande nei confronti del futuro politico della Siria.

“Anche se il Presidente Hollande è riservato sul ruolo che dovrà assumere Assad, nello stesso tempo ammette che le forze siriane dovranno associarsi alle forze che si oppongono all’ISIS”, sottolinea l’uomo politico francese.

“È evidente”, aggiunge, “un cambiamento della posizione della Francia. Persino Fabius ha suggerito che l’esercito siriano potrebbe partecipare nella lotta contro l’ISIS”,

Il Ministro Laurent Fabius infatti, ricorda Sputnik, il mattino del 27 novembre ha dichiarato a RTL che le truppe leali ad Assad, insieme all’Esercito per la Siria Libera e i curdi potrebbero essere “usati” nella lotta contro l’ISIS sul terreno.

Cheminade indica la necessità di aprire un’inchiesta sulle fonti finanziarie dei terroristi e di continuare i bombardamenti. L’ex candidato alle elezioni presidenziali ritiene che la Franca dovrà essere molto cauta e attenta in merito all’abbattimento dell’aereo russo.

“A questo punto”, afferma Cheminade, “la Francia deve scegliere tra l’abbandonare la NATO o chiedere la sospensione o l’esclusione della Turchia dall’alleanza ch’è parte della NATO”.