La rete bolognese “Portico della Pace” delle associazioni che manifestarono con due marce per la pace l’1 gennaio e il 12 marzo di quest’anno, ha tenuto ieri una Festa della Repubblica alternativa, per la risoluzione non violenta dei conflitti e contro la guerra in generale.

Hanno parlato esponenti di diverse associazioni, storici obiettori di coscienza e attivisti della non violenza, e immigrati.

MoviSol era presente tra i banchetti disposti a semicerchio alle spalle del palco, in Piazza XX Settembre, con i manifesti sulla separazione bancaria e sulla cooperazione con i BRICS, quali antidoti concreti alle pressioni guerrafondaie dell’oligarchia finanziaria.

Numerosi sono stati i confronti su questi temi (qualcuno ha salutato la critica dell’alta finanza durante una manifestazione per la pace) e su iniziative analoghe, come la campagna zerozerocinque.it. Altre discussioni hanno riguardato la necessità di contrapporre alla geopolitica un disegno politico concreto (il Ponte Terrestre Mondiale); la necessità della cancellazione dei titoli illegittimi che dominano la finanza internazionale; la differenza tra un’America con Roosevelt e un’America con Obama, davanti ai pericoli della speculazione e della risorgenza dei neofascismi; la validità dell’approccio sperimentale gandhiano nelle tante situazioni di paura e di conflitto che rattristano il mondo; l’applicazione della tecnologia avanzata all’agricoltura e alle infrastrutture; il maltusianesimo insito in molti movimenti ispirati all'”amore per la Natura”; l’equivoca situazione dell’Ucraina, il cui golpe con forze neonaziste non è ancora stato inquadrato da molti.

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