Lettera a Il Corriere della Sera,
Lettere e idee. Rivista EIR.
Dalla pagina 41 del quotidiano.

L’articolo “Un ring a Hong Kong”, pubblicato sul Corriere del 22 settembre [1997] a pagina 8, contiene affermazioni diffamanti. Lyndon LaRouche, fondatore della rivista “EIR”, che avrebbe fornito al premier malese Mahathir “i veleni” sullo speculatore George Soros, non è “iper-reazionario” né tantomeno sostiene “la teoria del complotto giudaico-massonico”. LaRouche si riconosce pienamente nel pensiero giudeo-cristiano e si colloca nella tradizione storica che ha dato all’America presidenti come Lincoln, Roosevelt e Kennedy.

Una recente biografia di Enrico Mattei uscita in Italia, “La grande sfida”, accosta la figura di LaRouche a quella del fondatore dell’Eni. LaRouche sostiene che la speculazione finanziaria rappresentata da George Soros sia un cancro che si può benissimo estirpare. È ironico che il primo a riproporre recentemente una “Bretton Woods del Duemila”, auspicata dallo stesso Cingolani il 16 settembre sulla prima pagina del Corriere, sia stato proprio LaRouche, con un appello al presidente Clinton finora sottoscritto da circa seicento personalità mondiali.

Claudio Celani, EIR (Executive Intelligence Review), Wiesbaden