Nella storia è accaduto che un collasso finanziario abbia condotto a una pandemia che ha decimato la popolazione europea: per esempio nel 1345, quando il fallimento delle grandi case bancarie e il successivo collasso economico permisero alla Peste Nera di sterminare il 30% della popolazione. Non si era mai vista, però, una disintegrazione finanziaria accompagnata da una micidiale pandemia e dalla deliberata decisione dei governi di chiudere l’attività produttiva. Proprio questo sta succedendo ora col sistema finanziario in coma, con la pandemia Covid-19 dilagante e con le misure di contenimento che le nazioni sono costrette a prendere per cercare di fermare il virus.
Una cosa sia chiara: ogni tentativo di salvare il sistema in bancarotta renderà impossibile vincere la battaglia contro la pandemia e far ripartire l’economia una volta sconfitto il virus. Purtroppo è ciò che stanno facendo le banche centrali, stampando migliaia di miliardi di dollari e di euro per rifinanziare la bolla mentre a paragone di ciò, le somme stanziate dai governi per l’economia reale sono “noccioline”.
Il 23 marzo la Federal Reserve ha annunciato un Quantitative Easing illimitato. In precedenza, il 17 marzo, aveva ha annunciato la riedizione della Primary Dealer Credit Facility (PDCF), il più grande ente di salvataggio di Wall Street nel 2008. La PDCF permette alla Federal Reserve di New York di offrire prestiti a tre mesi direttamente alle banche “primary dealer”, quelle che forniscono – o meglio, fornivano fino al 17 settembre scorso – liquidità al mercato interbancario. Ma il vero scopo di questi prestiti è offrire un valore precalcolato agli attivi che quelle banche offrono come collaterale, nel momento in cui il loro prezzo di mercato cola a picco. I primary dealer hanno perso il 45% del capitale nei crolli azionari delle ultime cinque settimane.
Dal canto suo, la Banca Centrale Europea ha annunciato che acquisterà 750 miliardi di buoni del Tesoro dei paesi membri e di obbligazioni societarie – e questo è solo l’inizio.
In altre parole, le banche centrali sono decise a stampare quantità illimitate di denaro nel futile tentativo di tenere in piedi il sistema. Ma data la contrazione accelerata dell’economia fisica globale, questa è una ricetta garantita per l’iperinflazione.
Nel 1933 una commissione del Senato americano presieduta dal procuratore di New York Ferdinand Pecora accese i riflettori sulle frodi e sui reati compiuti dai “bankster” di Wall Street, aprendo la strada alla fondamentale riforma bancaria di Franklin Roosevelt, il famoso Glass-Steagall Act che separò le banche ordinarie da quelle d’affari. Abbiamo bisogno di entrambe e subito.