V’è forse ancora qualcuno disposto a credere che la prosecuzione del programma denominato Quantitative Easing (QE) eviterà il prossimo crac finanziario internazionale? Forse che la creazione di altro debito impagabile da parte delle banche centrali sarà diretta alla ricostruzione di un singolo ponte, di un chilometro di ferrovia o al pagamento di un dignitoso posto di lavoro? Qualcuno è ancora disposto a credere che proseguire sulla traiettoria del liberismo, delle privatizzazioni e della deregolamentazione coincida con la promozione della prosperità economica? Non è forse ora di riconoscere che queste “soluzioni” sono avanzate dalle élite imperiali di Londra e Wall Street, caparbiamente intenzionate a dettare la politica ai governi della regione transatlantica?

Gli assiomi alla base di queste politiche fallaci sono soltanto in grado di produrre profitti sulla carta e per i pochi, a discapito di un crescente numero di vite umane, che si perdono per via degli effetti combinati della deindustrializzazione e del pessimismo culturale. Questi sono i temi della videoconferenza di Helga Zepp-LaRouche di questa settimana, che denuncia anche il tentativo di destituzione del Presidente americano Trump con il Russiagate.

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