La dott.ssa Nkosazana Dlamini-Zuma, candidata a succedere al Presidente della Repubblica Sudafricana nel 2019 (e questo dicembre a succedergli alla testa dell’ANC), ha pronunciato un discorso presso l’Università di Pretoria, nel quale si riscontrano riflessi dell’approccio larouchiano concreatosi nel “modello cinese”.

La candidata si è detta a favore dei BRICS e ha attaccato “la mano invisibile” del “libero mercato” e “il capitale di monopolio dei bianchi e i suoi sostenitori imperialisti”. Ha usato l’aggettivo “bianchi”, come ha tenuto a spiegare, poiché “ancora viviamo in una società profondamente iniqua, ove i tratti distintivi di tale iniquità sono definiti primariamente in termini razziali”.

“Gli interventi dei paesi in via di sviluppo che appartengono al nostro gruppo di pari delle economie all’interno dei BRICS sono riusciti a generare una crescita più rapida (e dunque inclusiva) che genera posti di lavoro”.

Ha anche affermato:

* Tutti gli utili della Banca di Riserva Sudafricana devono essere detenuti dal governo e deve cessare la “indipendenza” della banca.

* I tassi di interesse devono calare per incoraggiare le imprese.

* Il Sudafrica deve dotarsi di una propria banca di sviluppo, e deve costruire infrastrutture, in quanto stimoli dell’economia.

* Il Sudafrica deve rafforzare i settori agricolo e manifatturiero. Il governo devo assicurare che le materie prime vengano sfruttate prima che esportate.

* Il governo deve essere capace di ridurre la fuoriuscita di capitali per investimenti esteri, destinandoli invece a investimenti domestici.

* Deve crescere il settore economico di proprietà pubblica (governativa).

* Il governo deve ridurre considerevolmente il ricorso a manodopera estera e deve sviluppare le competenze al fine di produrre con risorse nazionali molto di quanto viene ora prodotto all’estero.

* Il governo deve avere un controllo sufficiente dell’economia, per garantire la formazione e l’impiego dei poveri.

* La terra deve essere ridistribuita senza compensazioni e deve essere rifiutato il principio del “venditore volontario, compratore volontario”.

La dott.ssa Nkosazana Dlamini-Zuma è stataMinistro della Sanità di Nelson Mandela, Ministro degli Esteri di Mbeki e Ministro degli Interni di Zuma (al primo mandato). Quindi è stata eletta presidente della Commissione dell’Unione Africana, il corpo esecutivo dell’Unione Africana, e il suo mandato è giunto al termine.

Le reazioni britanniche e delle reti fedeli a Sua Maestà, sempre ben coordinate, non si sono ancora fatte sentire. Si registra per ora soltanto un commento del Daily Maverick, secondo il quale il suo discorso sarebbe “carente di sostanza”.