Mentre il processo di normalizzazione USA-Russia sembrava subire una battuta d’arresto e il vertice Trump-Putin veniva rimandato, mentre l’UE continuava a sabotarlo con il XIX pacchetto di sanzioni, Vladimir Putin ha annunciato il 26 ottobre che, alcuni giorni prima, la Russia aveva effettuato con successo il collaudo del nuovo missile da crociera Burevestnik. Il Burevestnik è sia a propulsione nucleare che a capacità nucleare, ed è in grado di distruggere con grande precisione obiettivi altamente protetti, secondo lo Stato Maggiore russo. Ancora più importante, il missile di prova ha percorso 14.000 km, che non è il suo limite massimo.
In questa situazione, il docente del MIT ed esperto di armi nucleari Ted Postol ha lanciato un severo monito sui pericoli di un’escalation, in occasione di una riunione speciale della Coalizione Internazionale per la Pace il 24 ottobre. Postol ha spiegato in dettaglio come il sistema globale delle armi nucleari sia oggi strutturato in modo tale che, una volta lanciato un primo attacco – anche “limitato” e anche se accidentale – le strutture sono tali che gli attacchi continuerebbero a intensificarsi da entrambe le parti, fino alla distruzione totale. Non esiste un punto in cui l’una o l’altra parte possa decidere di fermarsi e dire “negoziamo”.
Il prof. Postol, uno dei massimi esperti sulle conseguenze dell’uso delle armi nucleari, ha anche mostrato molte diapositive e immagini di come sarebbe l’ipotetica esplosione di una o più bombe di questo tipo in Germania. I leader politici, ha insistito, sono o totalmente ignoranti (come molti di quelli con cui ha parlato) o deliberatamente non informano le loro popolazioni sul probabile esito della loro retorica bellica. È possibile visualizzare l’intervento all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=ZY6ma4gurws&list=PLoHwt4KyUk5CGLAoAbkJ4EG9Len4wTgfc.