Se Dio avesse voluto che l’Uomo divenisse una specie capace di muoversi nello spazio, avrebbe dato all’Uomo una Luna.
–Krafft Ehricke

Immaginate che il primo uomo avesse messo piede su Marte nel 1984, come era stato previsto dagli operatori che misero l’uomo sulla Luna appena quindici anni prima. Immaginate che il razzo di trasporto fosse stato costruito da un gruppo di astronauti e tecnici a bordo di una di tante basi spaziali orbitanti intorno alla Luna, e che di lì fosse partito. Immaginate che parte delle strutture di quel razzo fossero state costruite a partire da risorse estratte dal suolo lunare e ivi trasformate, e che il viaggio verso Marte fosse stato compiuto grazie a un motore nucleare.

Immaginate dove saremmo oggi, come umanità, a distanza di trent’anni, se avessimo compiuto quei passi. Staremmo subendo la minaccia esistenziale dovuta al collasso economico, nella forma del pericolo di guerra che ci sovrasta?

Non sono sicuramente d’accordo gli inquilini di Wall Street o gli ecologisti dal mantra instancabile delle “risorse limitate”, i quali hanno adottato, come altri, il punto di vista imperiale e si sono assuefatti a tale visione del mondo. Ma sono nell’errore.

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L’Uomo non è un animale

Come Krafft Ehricke scrisse ne “L’antropologia dell’astronautica” del 1957:

1. Nessuno e nulla sotto la legge naturale di questo universo impone limiti all’Uomo, se non l’Uomo stesso.

2. Non soltanto la Terra, ma l’intero Sistema Solare e la parte dell’Universo che è in grado di raggiungere sotto la legge della natura, sono campi di attività legittimi per l’Uomo.

3. Tramite l’espansione nell’Universo, l’Uomo compie il proprio destino quale elemento della vita, dotato del potere della ragione e della saggezza derivante dalla legge morale interiore.

L’Uomo forgia il proprio futuro attraverso la scoperta di princìpi superiori e sempre più potenti, rispetto a quelli noti precedentemente. Paragoniamoci all’umanità del Medio Evo, o del XVIII secolo: come specie, noi siamo una grande forza geologica, con il potere di causare cambiamenti e sviluppi, e di sostentare la vita umana che prima non esisteva.

Che cosa significa tutto ciò per noi, oggi? Se vogliamo sopravvivere, dobbiamo realizzare un nuovo paradigma, per sostituirlo al sistema corrotto e in fase di collasso dell’Impero Britannico: si tratta di cooperare tra le nazioni per la condivisione delle grandi conquiste dell’ingegno umano, per aumentare la maestria dell’Uomo nell’applicare i nuovi princìpi fisici fondamentali e le nuove tecnologie che essi implicano. Questa è l’unica base legittima di un sistema economico degno di questo nome.

Articoli di approfondimento:
Ponte Terrestre Mondiale

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Il futuro dell’Uomo è nello spazio

Il programma spaziale deve guidarci verso il futuro. Il primo passo da compiere è sulla faccia della Luna che rimane sempre nascosta.

Nessuno ha mai spedito qualcosa, né viventi né robot, su quella regione lunare più lontana, che tuttavia promette di dirci qualcosa di più sulla storia dello sviluppo del Sistema Solare: ha una geologia unica, che sulla Terra non potremmo mai esplorare; come base di osservazione radioastronomica, ci permetterà di scoprire più cose sul Sistema Solare, sulla Via Lattea in cui viviamo e sulle altre galassie altrimenti invisibili dalla Terra o da strumenti in orbita intorno alla Terra.

Quali nuove scoperte fondamentali riguardanti la nostra galassia e le altre possiamo attenderci dal primo gruppo di scienziati che opereranno sulla Luna?

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Approfondimento in inglese:
Sulla faccia nascosta della Luna

La Luna, probabilmente nella sua faccia a noi nascosta, è una dimostrazione della non limitatezza delle risorse alla portata dell’Uomo! Sulla sua crosta v’è un giacimento abbondante di un ingrediente utile alla realizzazione della fusione nucleare controllata: si tratta dell’elio-3. Si calcola che la Luna permetterebbe di sostentare miliardi di persone per centinaia, o migliaia di anni. Lo sfruttamento efficiente delle sue risorse renderà possibile una svolta rivoluzionaria, sia in termini qualitativi sia in termini quantitativi, nella produzione di energia pro capite. Occorre arrivare a controllare la fusione nucleare. Ci saranno utili anche le scoperte che compiremo, facendola abitare da alcuni pionieri coraggiosi.

Come andare sulla Luna?

Mentre il programma degli Stati Uniti languiva e nel 2010 passò sotto la mannaia di Obama, la Cina piazzava due sonde automatiche in orbita intorno alla Luna e ha fatto pure allunare un veicolo robotizzato, il primo dal 1976! La Cina prevede di recuperare campioni lunari nel 2017 e nel 2018, facendo allunare un altro veicolo esplorativo proprio sulla sua faccia in ombra.

La missione che Pechino ha molto chiaramente esposta è quella di pervenire all’estrazione dell’elio-3, di erigere radio-osservatori sulla faccia a noi nascosta e, a distanza di sessantaquattro anni dall’ultima volta, far scendere uomini sul suo suolo nel 2036.

Approfondimento in inglese:
Elio-3, fonte energetica del futuro
Approfondimento in inglese:
Preparativi della Cina per l’allunaggio

La Cina non intende fare tutto questo da sola. Ha offerto la propria collaborazione a qualunque nazione decida di unirsi al suo sforzo. L’esperienza americana sarebbe preziosa, per la sua unicità. Gli Stati Uniti hanno molto da offrire, in questo sforzo pacifico internazionale di sviluppare nuove missioni spaziali.

Approfondimento in inglese:
Programma spaziale americano

Come fare?

Dopo che il LaRouchePAC ebbe assegnato a Barack Obama i meritati “baffetti di Hitler” per la sua micidiale riforma sanitaria, il Presidente cominciò ad accumulare i capi di imputazione di impeachment con l’abolizione, nel 2010, del programma di esplorazione umana dello spazio.

Questo andazzo deve cessare. Si può invertire la rotta in tempi rapidi. Kesha Rogers, membro del LaRouchePAC, sta guidando la battaglia per destituire Obama e ripristinare il programma spaziale, una delle priorità nazionali in America.

La Rogers ha alle spalle tre campagne politiche a livello federale: vinse le primarie democratiche per il Congresso nella 22ma circoscrizione del Texas sia nel 2010 sia nel 2012, e condusse una campagna aggressiva per il Senato, nel 2014, concentrandosi sulla destituzione del Presidente Obama e sulla salvezza della NASA.

Approfondimento in inglese:
Campagne di Kesha Rogers

Oggi Kesha Rogers continua a sollecitare i cittadini americani affinché pretendano che venga loro restituito il programma spaziale, che non tollerino più l’idea che il denaro circolante a Wall Street sia rappresentativo della ricchezza nazionale. Rogers è per il recupero della vera identità umana, per una missione che contribuisca al progresso dell’intera umanità. L’ultimo suo documento in proposito ha il titolo “Princìpi e condizioni di un nuovo programma spaziale”.

Soltanto una missione come questa potrà ispirare ancora una volta la nazione, e in particolare le giovani generazioni, in gran parte vittime della droga, delle tendenze suicide e di altri malanni che si associano a una società “senza futuro”, a dedicarsi a questo compito nobile di elevare la specie umana.

È questa missione, e non l’impotenza di fronte al collasso economico e la guerra perpetua, che gli Stati Uniti devono offrire al mondo.

Perché abbiamo bisogno di un programma spaziale? Poiché siamo esseri umani e gli esseri umani sono la specie capace di progresso continuo.

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da: https://larouchepac.com/space