Undici anni dopo il crac del 2008, la Deutsche Bank si rifiuta ancora di imparare la lezione. Si è concentrata sul mondo parallelo dei derivati invece di tornare a finanziare l’economia reale. Il risultato è che il valore delle sue azioni è piombato dai 107 Euro del 2008 al livello abissale di 6 Euro oggi. E se la sua capitalizzazione di mercato è di soli 18 miliardi di Euro, ha una gigantesca bolla speculativa di 43.000 miliardi di valore nominale di contratti derivati(!).

I banchieri di Deutsche Bank avrebbero potuto impedire la caduta libera se avessero studiato le raccomandazioni fatte da Lyndon LaRouche nell’aprile 2016 per una riforma strutturale della banca, a partire dalla netta separazione tra attività ordinarie e speculative. Il suo approccio includeva interventi dello stato per consolidare la creazione di una nuova banca dedita all’emissione di crediti per progetti nell’economia reale, separando e congelando gli aggregati monetari sui libri contabili della banca per consentire uno scrutinio attento del valore reale da parte di un team di esperti indipendenti.

Invece, una settimana fa Deutsche Bank ha annunciato di aver stilato piani per la creazione di una “bad bank” che accolga titoli tossici per 50 miliardi di Euro nella forma di derivati a lungo termine. Si tratta di una tattica per rinviare la bancarotta. In realtà, essa renderà il disastro ancora peggiore, se gli investitori cadranno nella trappola facendo risalire il prezzo delle azioni. Verrà perso altro tempo che potrebbe essere usato per una seria ristrutturazione.

Come ha sottolineato l’economista tedesco Marc Friedrich, se crolla Deutsche Bank, il crac di Lehman Brothers sembrerà un gioco da ragazzi.

A questo punto la banca è “troppo grande per non fallire”. Deve uscire dalla fantasia speculativa, invece di cercare una “revisione” del suo business di US equity, che include il prime brokerage e i derivati azionari, e affrontare necessari licenziamenti nel Regno Unito, dove Deutsche Bank ha 8.500 dipendenti, e negli Stati Uniti, dove ne ha 10.000.

La direzione che Deutsche Bank dovrebbe prendere sarebbe quella di espandere gli accordi commerciali del tipo di quelli che ha già avviato per 3 miliardi di Euro con la China Construction Bank per il finanziamento di progetti che rientrano nella Nuova Via della Seta. Se i dirigenti di Deutsche Bank si atterranno invece all’approccio della “bad bank”, quando renderanno noto il loro piano alla fine di luglio, la banca potrà essere tranquillamente rinominata “Lemming Brothers”.