Il 17 gennaio il Presidente Trump ha annunciato la pubblicazione di un nuovo Missile Defense Review, il primo libro bianco sulla difesa missilistica dal 2010. Il documento contiene una gran mole di pericolosi postulati geopolitici e tipici della guerra fredda, ma un capitolo potrebbe portare a una svolta strategica positiva, se correttamente perseguito.

Trump ha sottolineato che si investirà in uno “strato difensivo antimissilistico nello spazio” che farà uso di nuove tecnologie e “non semplicemente finanziando sistemi esistenti”. Al riguardo, il documento parla dello sviluppo di armi difensive a fasci laser e di particelle, che possano distruggere gli ICBM nella fase di ascesa, quando sono più lenti.

Molti media hanno notato che questo aspetto del piano suona come un rilancio della Iniziativa di Difesa Strategica (SDI) annunciata il 23 marzo 1983 dall’allora Presidente Ronald Reagan. Viene tralasciato il ruolo di Lyndon LaRouche nel concettualizzare quel programma che, nelle intenzioni di LaRouche – ma anche di Reagan – avrebbe dovuto essere sviluppato congiuntamente con l’Unione Sovietica e basato sui “nuovi principii della fisica”, fungendo così da volano scientifico per tutta l’umanità. L’obiettivo di LaRouche era ed è quello di rendere obsolete le armi nucleari e porre fine all’era dell’equilibrio del terrore.

Nel corso della settimanale teleconferenza, il 19 gennaio scorso, a Helga Zepp-LaRouche è stato chiesto un giudizio sull’annuncio di Trump alla luce della proposta del consorte. “È molto interessante”, ha risposto, “e molti hanno fatto riferimento alla SDI del Presidente Reagan. Io aspetterei a vedere se sia un’offerta che includa anche Russia e Cina”. Se il nuovo piano è l’ennesimo tentativo del “partito della guerra” negli Stati Uniti di stabilire la superiorità nello spazio e di assicurare agli stessi l’uso delle armi nucleari senza dover temere un contrattacco di missili avversari, allora ciò aumenterà il pericolo di guerra e l’instabilità nel mondo.

Quella che divenne la SDI, ha ricordato la fondatrice dello Schiller Institute, fu sviluppata da Lyndon LaRouche all’inizio degli anni Ottanta nel corso della crisi dei missili a medio raggio in Europa. Il meccanismo del “launch-on-warning” di quei missili significava che fosse molto alto il pericolo di una guerra nucleare scoppiata per errore. “Così, mio marito sviluppò l’idea che le due superpotenze dovessero assieme sviluppare nuovi sistemi d’arma basati sui nuovi principii della fisica, installarli assieme e in tal modo rendere la difesa, per la prima volta, meno costosa dell’offesa – e in quel processo rendere obsolete le armi nucleari”.

Sfortunatamente, all’epoca i falchi di entrambe le parti, negli Stati Uniti e nell’Unione Sovietica, respinsero la proposta, che avrebbe finalmente portato all’eliminazione del Patto di Varsavia e della NATO.

Qual è oggi l’intenzione di Trump? La preoccupazione principale è se egli capisca la necessità di cooperare con Russia e Cina per lo sviluppo di questo volano scientifico e se sia in grado di portarlo avanti politicamente. “Speriamo per il meglio”, ha concluso Zepp-LaRouche, “perché Trump desidera un rapporto migliore con la Russia, sta facendo bene con la Cina e vuole ritirarsi dalla Siria e dall’Afghanistan. Per questo, gli do il beneficio del dubbio e vediamo che ne venga fuori”.