Il 12 marzo Valentina Iorio Tomasetti, consigliere comunale a Galliate Lombardo, ha presentato al consiglio la seguente mozione per la separazione bancaria, che verrà discussa nei prossimi 10 giorni.

Aggiornamento del 30 marzo 2014: la mozione è stata respinta in quanto “non è una tematica di competenza Comunale”. Non possiamo far altro che constatare l’occasione perduta…

MOZIONE

SOLLECITO AL RIPRISTINO DEL GLASS-STEAGALL ACT PER IL RITORNO ALL’ECONOMIA REALE CON LA SEPARAZIONE TRA BANCHE COMMERCIALI E FINANZIARIE

PREMESSO CHE:

  • Il fallimento del sistema bancario americano dell’Agosto 2007, acuitosi nel 2008, ha colpito duramente anche l’economia italiana per il riflesso globale sul settore produttivo e industriale mondiale;

  • La patrimonializzazione delle banche in crisi ha privilegiato per il salvataggio di alcune di esse (to big to fail) il ricorso a Fondi Pubblici per evitare il rischio di default del sistema finanziario occidentale;

  • La Regione Lombardia non è esente da nefasti riflessi di questo stato di crisi;

CONSIDERATO CHE:

  • Il sistema economico e finanziario nazionale ha subìto una contrazione preoccupante alla concessione del credito per famiglie e imprese con revoca di crediti esistenti;

ATTESO CHE:

  • La Glass-Steagall ACT del 1933 voluta dal Presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt, in risposta ai disastri finanziari che portarono gli USA alla grande depressione, sanciva la separazione tra “attività bancarie tradizionali e attività bancarie finanziarie” con la distinzione in banche dedicate al credito da banche ad indirizzo speculativo;

  • Col Regio Decreto del 12 Marzo 1936 N° 375 veniva recepita dall’ordinamento italiano la Glass-Steagall ACT con la cosiddetta Riforma Menichella : “Disposizioni per la difesa del risparmio e per la disciplina della funzione creditizia” la cui ratio era quella di evitare che il fallimento dell’ intermediario finanziario coinvolgesse la banca tradizionale evitando di esporla ad un default dell’attività di indirizzo speculativo.

  • Nel 1993, in Italia, con l’introduzione del Testo Unico Bancario (d. lgs 1° Settembre 1993 N°385 con la dicitura “Testo Unico delle Leggi in materia bancaria e creditizia” ) veniva abolito il Regio Decreto del 12 Marzo 1936 e, di fatto, la Glass-Steagall, seguìto poi dagli USA nel 1999 sotto la presidenza Clinton.

  • Con tale sciagurata operazione, il Fondo di Tutela dei Depositi viene automaticamente utilizzato anche per la protezione delle banche che operano con funzioni speculative e con una esposizione al default quasi inevitabile come in questi ultimi tempi è avvenuto per alcune banche insospettabili.

TENUTO CONTO CHE:

  • Le dimensioni eccessive degli istituti bancari responsabili, dopo l’ondata di fusioni e di acquisizioni rese possibili dalla deregulation, fa sì che l’accentramento dell’enorme massa speculativa di derivati pari a 12 volte il PIL mondiale, rischia, con il loro salvataggio, di trascinare nel baratro l’economia reale mondiale con il ritorno al Medio Evo e al baratto per la sopravvivenza;

  • Il passo successivo, a partire dal 2018, come divulgato dalla totalità della stampa finanziaria più accreditata, è quello di ripianare le perdite delle banche ricorrendo ai risparmi privati attraverso il prelievo forzoso dai conti correnti : “bail in”;

  • Con la reintroduzione della separazione tra banche d’affari e banche commerciali e il ritorno allo spirito costruttivo del 1933 si eviterebbe di salvare i grandi speculatori finanziari che vanificano i livelli di benessere collettivo e ostacolano il progresso civile e sociale del Paese.

TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO

IMPEGNA IL SINDACO E IL CONSIGLIO COMUNALE

  • A sollecitare Il Parlamento ed il Governo italiano affinché venga predisposto un disegno di legge sulla separazione tra Banche commerciali e Banche d’affari secondo i principi della legge Glass-Steagall.

  • Che lo stesso reintroduca, per il rilancio dell’economia reale, il modello di Banca tradizionale non speculativa con vocazione territoriale (ex Art. 112 Cost.).

  • A invitare il Parlamento Europeo, quale organo di rappresentanza democratico, la BCE e l’ECOFIN a dirimere la questione bail-in (prelievo forzoso sui c/c bancari) a tutela dei depositi dei risparmiatori, delle famiglie e delle imprese.

  • A costituire un osservatorio di credito tra le istituzioni più rappresentative del territorio formato da soggetti le cui professionalità siano garanti dell’interesse collettivo.

  • A promuovere incontri e iniziative informati ad una sempre più capillare conoscenza della problematica che incombe sulla sicurezza economica di famiglie, imprese e intera collettività.

Il Capogruppo della Lista Prima Il Nord

Valentina Tomasetti