Lyndon LaRouche era noto per aver compiuto previsioni economiche a lungo termine accurate e uniche, le più importanti delle quali sono state raccolte dall’EIR nel 2008. Ne abbiamo scelte tre:

• Nel 1959-60, LaRouche previde che una serie di turbolenze monetarie avrebbero anticipato il crollo degli accordi di Bretton Woods. Questo a séguito della recessione statunitense del 1957, che LaRouche aveva anticipato come conseguenza dell’espansione di una bolla creditizia post-1954 alimentata dal finanziamento di acquisti di auto, case e altri beni di consumo. La previsione di LaRouche si dimostrò giusta quando, il 15 agosto 1971, Richard Nixon sganciò il dollaro dalla riserva aurea, facendo crollare il sistema monetario internazionale postbellico.

• Nel febbraio 1983, LaRouche informò il governo sovietico che, se avesse rifiutato un’offerta occidentale di sviluppo congiunto dei sistemi ABM (che divennero noti col nome di Strategic Defense Initiative quando furono adottati dal Presidente Reagan il 23 marzo dello stesso anno), la pressione sull’economia del Comecon avrebbe condotto a un crollo di quel sistema economico entro cinque anni. Questa previsione fu seguita da un’altra, fatta nel corso di una conferenza al Kempinski Bristol Hotel di Berlino, il 12 ottobre 1988. LaRouche affermò che “nelle giuste condizioni… i primi passi per la riunificazione della Germania” sarebbero potuti avvenire a breve e Berlino sarebbe ridiventata capitale. Un anno dopo cadde il Muro di Berlino.

• Nel 1995, in un testo preparato per una conferenza in Vaticano, LaRouche formulò la sua nota “funzione di collasso” o “tripla curva”, mostrando la dinamica divergente degli andamenti dell’economia fisica, degli aggregati monetari e degli aggregati finanziari, indicando che il collasso del sistema finanziario era inevitabile. La Tripla Curva fu presentata per la prima volta in pubblico a una conferenza a Eltville, in Germania, più tardi nello stesso anno. Successivamente comparve in una trasmissione televisiva nazionale il 15 gennaio 1996, come parte della campagna per la nomina presidenziale democratica. LaRouche sostenne che l’unica soluzione al collasso era una riorganizzazione fallimentare del sistema e l’emissione di credito produttivo per rilanciare l’economia.

La crisi finanziaria del 2007-2008 confermò pienamente la previsione a lungo termine di LaRouche riguardo a un collasso sistemico e alla sua natura, laddove tutti i principali economisti non avevano visto arrivare il crac e alcuni sostenevano ancora che si trattasse di una crisi congiunturale. Se applicata alla situazione odierna, quella funzione indica ancora che il sistema è destinato al crac. Successivamente, LaRouche elaborò la sua soluzione originale nella proposta delle “quattro leggi”: 1. Riorganizzazione del sistema secondo il modello del Glass-Steagall Act del 1933; 2. Banca Nazionale per l’emissione di credito produttivo; 3. Grandi progetti infrastrutturali finanziati con credito pubblico; 4. Investimenti per un volano scientifico-tecnologico.