Gran parte del mondo versa in condizioni catastrofiche. Si fanno più vivi i sintomi premonitori di un nuovo crac finanziario; forte è il pericolo di una guerra commerciale dal potenziale devastante; la crisi dei migranti mette in evidenza al contempo la grave situazione dei popoli africani e dell’Asia Sudoccidentale, e la disunione in realtà vigente nell’Unione Europea; preoccupano le inversioni delle tendenze demografiche in taluni Paesi. Non è facile per il cittadino ordinario capire quale sia il modo migliore per affrontare in modo efficace questo complesso di differenti problemi.

Esiste, tuttavia, una causa fondamentale, in un certo senso unificante, di queste crisi apparentemente diverse. L’eliminazione a opera del Presidente americano Nixon nel 1971 del sistema di cambi valutari fissi creato a Bretton Woods nel 1944, condusse al monito immediato dell’economista americano Lyndon LaRouche (foto), per il quale la continuazione delle politiche monetariste così inaugurate avrebbe portato inevitabilmente al pericolo di una nuova crisi economica depressiva e a nuove forme di fascismo. Altro conto se fosse stato creato un nuovo ordine mondiale più giusto per tutti. Successivamente alla mossa di Nixon, gradualmente si procedette alla deregolamentazione del sistema finanziario coerente con le dottrine neoliberiste: fu impedita l’industrializzazione dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo e furono assicurati grandi profitti agli speculatori pronti a sacrificare il bene comune dei cosiddetti Paesi avanzati. La crisi finanziaria del 2007-2008 è la conseguenza di questo processo cui non è ancora stato posto rimedio: al contrario, le istituzioni finanziarie del sistema imperiale britannico hanno agito per prolungarne l’agonia, massimizzando i profitti per sé.

Come Lyndon LaRouche sostiene da anni, v’è una sola combinazione di nazioni sufficientemente potente per rimpiazzare consapevolmente questo sistema neoliberista privo di ogni speranza di riprendersi dalla bancarotta: si tratta dell’alleanza tra Stati Uniti d’America, Russia, Cina e India. Il cosiddetto Accordo delle Quattro Potenze rappresenterebbe il più grande potere, economico e militare, sulla cui base si potrebbe istituire il sistema della Nuova Bretton Woods, con la quale i governi sovrani potrebbero controllare la creazione del proprio credito nazionale e potrebbero agevolare gli opportuni trattati e accordi vicendevoli per investire nello sviluppo di lungo termine tramite infrastrutture, industrie e agricoltura moderna, per il beneficio dei propri popoli.

Il potenziale di tale accordo internazionale non manca. L’iniziativa cinese della Nuova Via della Seta (detta anche Belt and Road Initiative) ha consentito di far emergere un sistema economico completamente nuovo, basato sulla cooperazione e il mutuo sviluppo (win-win) tra un crescente numero di nazioni, capace di sradicare rapidamente la povertà in molte di esse. In questa direzione lavorano nuove organizzazioni comuni, come i BRICS, l’Organizzazione di Shanghai per le Cooperazione, l’Unione Economica Eurasiatica, ecc., in vista appunto di un nuovo ordine economico, profittevole per tutti.

Anche se non è evidente ai molti, il Sistema Americano di Economia Politica, fondato sui principii del primo Ministro del Tesoro Alexander Hamilton e indicato dal Presidente Trump come sistema da reintrodurre, ha grande affinità con il modello economico della rinascita cinese e con la recente proposta della Nuova Via della Seta. Entrambi sono fondati sulle medesime idee. I capi di stato della Russia, della Cina e dell’India hanno giù espresso la propria intenzione di cooperare intorno ai progetti della Nuova Via della Seta, in Eurasia, in Africa e nell’America Latina.

Quando sarà liberato dalla morsa politica del tentato golpe britannico conosciuto come “Russiagate” (che si sta trasformando nello “scandalo di Mueller”, dal nome dell’inquirente speciale, che dovrebbe essere piuttosto incriminato per questo tentato golpe), il Presidente americano Trump potrà mantenere la sua promessa di portare i rapporti con Russia e Cina nel dominio della ragione.

L’unico modo efficace affinché si possa assistere a un principio di risoluzione dei tanti problemi del mondo è l’istituzione del sistema della Nuova Bretton Woods, un nuovo sistema creditizio internazionale che renda possibile la crescita della produttività della forza del lavoro e l’ammodernamento dell’economia fisica. Una volta nato l’Accordo tra le Quattro Potenze, potranno aderire anche altre nazioni, in coerenza con il principio della sovranità nazionale e nel mutuo rispetto delle differenze tra i sistemi sociali.

I sottoscritti fanno appello al Presidente americano Donald J. Trump, al Presidente russo Vladimir Vladimirovič Putin, al Presidente cinese Xi Jinping e al Primo Ministro indiano Narendra Damodardas Modi, affinché convochino un vertice di emergenza per dare vita al sistema della Nuova Bretton Woods.

Puoi firmare la petizione qui:

https://schillerinstitute.nationbuilder.com/nbw_petition