Nonostante i sabotaggi di Bruxelles, la Spagna ha messo in chiaro durante la visita del Presidente cinese Xi Jinping il 27-28 novembre che anche Madrid ha capito che il futuro sta nella cooperazione con la Cina nell’Iniziativa Belt and Road (BRI, o Nuova Via della Seta). Ancora timoroso di agire indipendentemente dall’Unione Europea, il governo non ha firmato un memorandum d’intesa per la partecipazione alla BRI, ma il comunicato congiunto, firmato dal Premier Pedro Sánchez (foto) e da Xi Jinping, afferma al punto quarto che “entrambe le parti ritengono che l’Iniziativa Belt and Road sia una proposta importante nel contesto della cooperazione globale e riconoscono il potenziale di questa piattaforma di connettività per rafforzare il commercio e la cooperazione nei mercati terzi”.

In questo periodo di cambiamenti, la Spagna presta ancor più attenzione all’Asia e soprattutto alla Cina, che è “un Paese di cultura millenaria che ha conquistato leadership e forza nell’ordine globale e che senza dubbio continuerà a esistere”, ha detto Sánchez agli imprenditori al primo incontro del Consiglio delle Imprese Cinesi e Spagnole, durante la visita di Xi.

In un bell’editoriale dal titolo “stringersi la mano per un nuovo splendore nella nuova era”, pubblicato dal quotidiano spagnolo ABC il giorno in cui è arrivato in Spagna, Xi fa appello a entrambe le nazioni affinché “sinergizzino” i rapporti tra la BRI e la “visione strategica della Spagna in Asia”, e nel progetto per il corridoio del Mediterraneo, ed esplorino attivamente “la cooperazione in mercati terzi per la cooperazione win-win in regioni più ampie”.

Durante la visita, sono stati siglati diciotto accordi e protocolli d’intesa individuali su varie aree: otto tra enti governativi e dieci tra società multinazionali cinesi e spagnole. Al centro è la cooperazione per promuovere la partecipazione delle imprese spagnole in progetti della BRI in Paesi terzi. Per centralizzare lo sviluppo di questi progetti è stato creato il nuovo Business Council, composto da 15 società multinazionali, mentre il Ministro dell’Industria Maria Reyes Maroto ha sottolineato che il governo sosterrà gli sforzi delle aziende spagnole “per rafforzare ed energizzare i rapporti commerciali tra i due Paesi”.

L’accordo firmato tra le società ferroviarie spagnole Adif e Renfe e la China Railway Corporation due settimane prima della visita di Xi è esemplare delle ottime prospettive che si aprono. Le tre società si sono accordate per condividere le informazioni e l’esperienza nello sviluppo e nella gestione delle ferrovie, in particolare dei treni ad alta velocità, per i quali sono leader mondiali. Invece di farsi concorrenza, “esploreranno alleanze di mutuo interesse in mercati terzi, come l’America Latina e l’Asia”, ha dichiarato il Ministero dello Sviluppo spagnolo.

Il 4 dicembre, di ritorno dal G20, il Presidente XI ha compiuto una visita anche in Portogallo.