Lars Feld, uno dei membri del Consiglio degli Esperti Economici della Germania, organo consultivo noto anche come “i saggi economici”, prevede per il futuro imminente dell’Italia una valanga di prelievi forzosi (bail-in) e, meno sicuramente, un salvataggio (bail-out) tramite il Meccanismo Europea di Stabilità (MES-EMS).
Feld lo afferma nell’intervista al Il Corriere della Sera del 19 dicembre.

“Prevedo un pieno bail-in. I tagli alle obbligazioni e ai conti correnti sopra i 100 mila euro dovranno aiutare a ristrutturare le banche, perché la Commissione Ue impedirà salvataggi delle banche da parte del governo o sussidi nascosti agli istituti. Non saranno permessi”.

Quindi, in caso di altri crac, sarà permesso soltanto il meccanismo dei prelievi forzosi e il ricorso all'”aiuto” della Troika.

Come potrebbe verificarsi un altro crac? Per esempio, se l’UE accettasse quanto proposto dal Sottosegretario tedesco delle Finanze Jens Spahn con un documento attualmente all’esame del Parlamento tedesco. La sua proposta per lo “Sviluppo dell’Unione economica e monetaria” è di allineare agli ordinari strumenti finanziarii i titoli di Stato detenuti dalle banche, titoli che finora, in virtù della natura pubblica dell’emittente, sono stati considerati a basso rischio, o privi di rischio. Ciò deteriorerebbe drammaticamente i bilanci delle banche, che detengono titoli di stato per 403 miliardi di euro. Spahn propone anche che all’attivazione del MES venga automaticamente ristrutturato il debito della nazione richiedente.

Si tratta chiaramente di una trappola tesa all’Italia, per ridurla nelle condizioni della Grecia. Non è ora che l’Italia esca dall’Euro, e si decida a farlo rapidamente?