Di fronte ai capi di stato e di governo e dei ministri di sette paesi
africani, l’ambasciatore italiano in Nigeria Stefano Pontesilli ha
annunciato che l’Italia crede nel progetto Transaqua e ha deciso di
co-finanziarne a titolo gratuito la fattibilità con 1,5 milioni di Euro.
Al di là dell’importo della donazione, l’atto ha grande importanza
politica in quanto significa che l’Italia crede nella validità di
un’idea che potrebbe cambiare il volto dell’Africa.

Il diplomatico italiano è intervenuto nella sessione conclusiva della
conferenza internazionale sul Lago Ciad, tenutasi ad Abuja e durata
quattro giorni, che ha riscontrato un grande supporto da parte dei
cinque paesi del bacino del Lago Ciad all’idea italiana, che risale agli
anni settanta e che finora è stata scartata perché considerata, a torto,
“faraonica”. Invece, gli studi presentati alla conferenza hanno
dimostrato che 1. non c’è alternativa al trasferimento idrico per
salvare il Lago Ciad e 2. l’unica soluzione per il trasferimento è
Transaqua.

Unico paese dell’UE presente ai lavori, l’Italia ha appoggiato la
cooperazione strategica tra l’impresa italiana Bonifica e quella cinese
Powerchina, lanciando, come è stato sottolineato nel corso dei lavori e
come hanno notato alcuni media internazionali, un potenziale nuovo
modello di cooperazione win-win tra Africa, Cina e Europa.

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