Il Times di Londra ha rivelato un segreto di Pulcinella quando, il 26 dicembre ha spiegato che le milizie cecene impegnate a sostenere il regime di Kiev nel tentativo di impedire la secessione delle repubbliche della regione del Donbass sono legate all’ISIS.

In un ritratto della milizia chiamata Battaglione di Sheikh Mansur, situata a Mariupol, il Times scrive che “alcuni membri del battaglione ammettono di aver maturato le proprie competenze belliche in campi di addestramento dell’ISIS in Iraq e in Siria. I combattenti volontari non hanno alcuna collegamento con l’esercito ucraino, ma Kiev è stata criticata per aver chiuso entrambi gli occhi sulle loro attività”. Marc Bennetts, giornalista del Times descritto da RT come un vecchio scrittore anti Putin, non sviluppa ulteriormente questa informazione e passa invece a fornire dettagli sull’odio che questi ceceni nutrono nei confronti di Vladimir Putin e di Ramzan Achmadovič Kadyrov, l’attuale Primo Ministro ceceno alleato della Russia, condividendo tale sentimento con il regime di Kiev. “Putin è il nostro comune nemico. Porta soltanto del male”, afferma Mansur, membro del battaglione al centro del ritratto fornito da Bennett.

Il loro addestramento, tuttavia, non è dovuto soltanto all’ISIS. Alcuni di questi mercenari e volontari hanno ricevuto un’istruzione britannica. Il Times scrive infatti che Adam Osmayev, il capo di un’altra milizia cecena di stanza in Ucraina, il Battaglione Dzhokhar Dudayev, è stato educato in un scuola pubblica di Cotsworlds.
RT fa notare che questo articolo del Times non racconta cose nuove. In settembre, l’Ucraina consegnò per estradizione verso la Russia uno dei combattenti del Battaglione Sheikh Mansur, richiesto dall’FSB in quanto noto per aver combattuto con l’ISIS in Siria. I nazionalisti ucraini, compresi alcuni parlamentari di Kiev, reagirono offesi alla decisione di Kiev di consegnare un “alleato” al “Paese aggressore”.

L’ex parlamentare britannico George Galloway (nella foto) fa notare, scrivendo separatamente su RT, che la Gran Bretagna ha una lunga storia sanguinosa di alleanze con gruppi estremisti, tra i quali i recenti ISIS e neonazisti ucraini. Il modo di pensare “i nemici del mio nemico sono miei amici”, afferma, “è profondamente immorale, ed ha ripetutamente rappresentato un fallimento, ma si ripete continuamente”.