La sfiducia nei confronti del Presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Kevin McCarthy, un fatto senza precedenti, ha scatenato i media che hanno titolato “caos” al Congresso. È vero, il Congresso è in preda al caos. La crisi di bilancio non è stata risolta, ma rimandata a metà novembre; l’aumento dei fondi chiesto da Joe Biden per la guerra in Ucraina è stato temporaneamente bloccato, una pesante sconfitta per il Presidente, e ci sono indicazioni che qualcuno stia aprendo gli occhi sulla crisi economica degli Stati Uniti.
Tuttavia, coloro che si aspettano che il “caos” produca risultati positivi dovranno aspettare, perché i falsi assiomi che dominano la classe politica statunitense rimangono in gran parte incontrastati. Il cambiamento positivo deve venire dall’esterno, costretto dalla pressione di una popolazione sempre più insoddisfatta, dato che la stragrande maggioranza dei rappresentanti eletti rimane fedele alle politiche imperiali del Complesso militare-industriale ed il liberismo di matrice britannica continua a determinare il dibattito economico.
I punti più importanti del dibattito che ha preceduto il voto per l’estromissione di McCarthy sono stati espressi dal collega repubblicano Matt Gaetz, che ha messo nella stessa pentola l’opposizione alla politica di guerra di Biden e la politica economica fallimentare che ha prodotto più debito e inflazione. Gaetz ha accusato McCarthy di aver fatto un accordo segreto per far rientrare dalla finestra i finanziamenti all’Ucraina dopo che sono stati esclusi dal compromesso di bilancio a breve termine. Perché dare miliardi a una guerra perdente per sostenere un regime corrotto e antidemocratico in Ucraina, ha chiesto, mentre “la gente verrà ridotta sul lastrico e il debito e l’inflazione sono alimentati da una spesa pubblica che non può continuare?”
Cresce la fetta di popolazione che si oppone alla guerra, ma la maggioranza dei parlamentari di entrambi i partiti, che hanno appoggiato la mozione per destituire McCarthy in gran parte per ragioni pragmatiche e di parte, continuano a sostenere il conflitto per procura in Ucraina e molti chiedono addirittura maggiori spese per preparare una guerra contro la Cina! E mentre di fronte al declino dell’economia fisica i repubblicani sostengono che è colpa dell’eccessiva spesa del governo, i democratici ignorano la crescente disperazione dei lavoratori produttivi, che un tempo erano la loro base, anche se settori chiave sono colpiti da scioperi.
Un altro punto sollevato da Gaetz è importante. Oltre a denunciare le corporations proprietarie dei media che controllano la narrazione, finanziano i principali think tank e la politica, Gaetz ha messo in guardia dal pericolo della “de-dollarizzazione”, citando l’esempio dei BRICS. “Questo mi preoccupa”, ha detto. La sua preoccupazione riflette la convinzione che gli Stati Uniti debbano rimanere l’unica superpotenza. E questo è un grosso problema per il Congresso.