La depravazione della leadership europea risulta evidente dal cosiddetto pacchetto di salvataggio per la Grecia. Dopo cinque anni di distruzione dell’economia ellenica, che l’ha ridotta di oltre il 25% portando il tasso di disoccupazione ufficiale al 27% e quello reale a oltre il 40%, nonché un impoverimento del 40% della popolazione, propongono che il paese aggiunga tra gli 86 ed i 120 miliardi di euro di debito per ripagare i debiti già esistenti.

Infatti, i creditori della Grecia hanno condotto una campagna di ricatti e ultimatum mirante a distruggere il sistema bancario greco – che è parte integrante del sistema euro – a meno che non cedesse alle pretese dei creditori. Zoe Konstantopoulou, la presidentessa del Parlamento greco, ha fatto notare giustamente che questo ricatto è illegale, e che la politica dei creditori non è altro che un crimine contro l’umanità. Inoltre, la Commissione di inchiesta sul Debito Pubblico del Parlamento ellenico è giunta alla conclusione che si tratti di un debito illegale, ingiusto, detestabile e insostenibile.

Il quotidiano greco Kathimerini riferisce che oltre alla proposta di Grexit lanciata da Wolfgang Schäuble, che offriva la ristrutturazione del debito presso il Club di Parigi, la Commissione Europea stessa aveva stilato un piano per l’uscita di Atene dall’Eurozona. Stando ad una fonte coinvolta, se fosse attuato quel piano “si vedranno i carri armati sulle strade di Atene”. Il rapporto sarebbe conservato in una speciale stanza di sicurezza vicina all’ufficio del Presidente del Consiglio Europeo Jean-Claude Juncker.

Il nuovo debito di 86-120 miliardi di euro, che non verrà mai ripagato, non andrà al popolo greco, questo è chiaro. Ma a chi andrà?

L’Ecofin ha approvato un cosiddetto “prestito ponte” di 7,16 miliardi per coprire le scadenze dei debiti mentre viene negoziato il nuovo pacchetto. Di questi, 4,5 miliardi andranno direttamente alla BCE il 20 luglio per pagare gli interessi sui titoli greci detenuti dalla BCE stessa, ed il resto all’FMI per coprire i pagamenti che la Grecia non è riuscita a fare alla fine di giugno. In agosto scade un altro pagamento alla BCE, a cui la Grecia non potrà far fronte senza un altro bail-out. Se la Grecia non avesse i soldi per fare questi pagamenti, la montagna insostenibile del debito verrà dichiarata in default, con conseguenze che vanno ben oltre la Grecia.

Il popolare sito greco DefenceNet ha pubblicato un elenco preliminare di come verranno distribuiti i soldi del prossimo pacchetto:

  • 29,7 miliardi per ripagare prestiti all’Eurozona;
  • 9,9 miliardi all’FMI;
  • 5,5 miliardi a creditori privati;
  • 25 miliardi per la ricapitalizzazione del sistema bancario (che è stato distrutto dal taglio di liquidità della BCE);
  • 17,2 miliardi in interessi sui debiti;
  • 7 miliardi per debiti interni;
  • 7,7 miliardi per la liquidità del sistema bancario.