di Liliana Gorini, Presidente MoviSol

A colpi di fiducia, e nonostante i moniti sull’autoritarismo che rappresenta, l’Italicum verrà probabilmente approvato la prossima settimana. Renzi ha annunciato che intende “andare avanti” a tutti i costi. Un pasticcio cucinato tra lui e Berlusconi, per rafforzare i poteri forti a scapito dell’opposizione, viene imposto con sistemi dittatoriali. La riforma garantirà l’emergere del Partito Unico, come il Listone di Mussolini. L’effetto Listone è già cominciato, con Forza Italia che sta confluendo in massa nel PD che probabilmente cambierà nome. Il Legislativo, già diventato una pagliacciata, sarà definitivamente soppresso.

L’opposizione interna al PD è troppo debole per imporsi, quella degli altri partiti non è stata capace di porre il problema reale: lo sfascio del sistema finanziario attuale si sta traducendo in misure dittatoriali, e non soltanto nel nostro paese. Per tenere in piedi la loro bolla speculativa, equivalente a 15 volte il PIL mondiale, Wall Street e la City di Londra non possono permettersi una discussione aperta sulle misure da prendere, non possono permettersi partiti o movimenti che si oppongano all’austerità, non possono permettersi elezioni democratiche. E’ la “sospensione della democrazia” invocata dall’Unione Europea quando lanciò l’unione monetaria ed il MES.

Gli esempi di queste misure dittatoriali si moltiplicano, giorno dopo giorno. Negli Stati Uniti Obama sta imponendo l’approvazione del trattato di libero scambio (TTP) con il cosiddetto “fast track” (la procedura d’urgenza). Non solo, il testo dell’accordo è coperto da segreto (perché prevede misure antisindacali e la riduzione dei salari) e mentre le multinazionali non solo l’hanno letto, ma anche scritto, ai congressisti viene vietato di leggerlo, al punto che la Sen. Elizabeth Warren lo ha definito un “accordo segreto” e, insieme al probabile candidato O’Malley, che come lei promuove il ripristino della legge Glass-Steagall, è ora alla guida dell’opposizione a Obama (con toni ben più decisi di Bersani o Civati).

In California il governatore Brown ha imposto il razionamento dell’acqua ed ha vietato (pena l’arresto) discussioni o conferenze su piani alternativi per risolvere il problema della siccità, ad esempio con la dissalazione o col progetto NAWAPA, che esiste dagli anni Sessanta e, se attuato, avrebbe impedito la grave siccità attuale, conferenze che il LaRouchePAC sta tenendo ugualmente a rischio di venire represso con la forza.

In Europa i sistemi dittatoriali sono all’ordine del giorno, a partire dai memorandum della Troika in Grecia, che hanno peggiorato l’indebitamento riducendo alla fame un intero popolo. E da quando gli elettori greci si sono ribellati alla Troika, mandando al governo Tspiras, si moltiplicano gli attacchi e le accuse, anche gratuite, ad esempio quella del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, che ha definito Varoufakis un “incompetente e perditempo” perché vuole destinare i prestiti ai più poveri invece di ripagare gli speculatori che hanno provocato la crisi greca. Per chi l’avesse dimenticato, Dijsselbloem è il ministro olandese che si rifiutò di ripagare i danni provocati dagli hooligans olandesi alla Fontana del Bernini a Roma. Da che pulpito viene la predica! E Varoufakis gli ha risposto per le rime, citando Roosevelt: “Sono unanimi nel loro odio contro di me, e io do il benvenuto al loro odio”.

In Ucraina è stato raggiunto il culmine dei sistemi dittatoriali dell’UE e di Wall Street, con l’imposizione di un governo di neonazisti voluto e finanziato dal sottosegretario americano Victoria Nuland e dalla Merkel, e le cui milizie neonaziste, con tanto di svastica, uccidono impunemente la popolazione di lingua russa mentre l’Europa si volta dall’altra parte e finge di celebrare i 70 anni dalla sconfitta del nazismo. Nessun governo europeo ha protestato, nemmeno quando sono state uccise personalità dell’opposizione.

E’ dunque giusto protestare vivacemente contro i sistemi dittatoriali di Renzi, uomo di Wall Street come il suo amico Obama, ma per battere l’Italicum è necessario battere l’intero sistema finanziario speculativo che li ha messi al governo, e che è deciso a far sì che sia impossibile in futuro eleggere un Parlamento, o formare un governo che non obbedisca ai diktat dell’Unione Europea, di Wall Street e della City di Londra. Per ripristinare la democrazia, occorre mandare Wall Street in bancarotta, con la legge Glass-Steagall, mandando a casa i dittatori, a partire da Obama.