“Questo è l’inverno del nostro scontento”, è il titolo del pungente editoriale di Helga Zepp-LaRouche il 27 novembre, dopo l’annuncio della nuova coalizione di governo a Berlino, composta da SPD, Verdi e i liberali dell’FDP. Dopo mesi di una campagna elettorale che ha evitato questioni chiave come la politica estera, la catastrofe della fame nel mondo, la debacle della NATO in Afghanistan, la pandemia e l’iperinflazione globale, ci attende un “brusco risveglio”, scrive. Il nuovo governo è del tutto impreparato ad affrontare queste crisi molto reali, che hanno poco a che fare con le loro “narrazioni” verdi.

Nel momento in cui lo scontro strategico tra la NATO e la Russia, e tra gli Stati Uniti e la Cina entra in una fase estremamente pericolosa, “Washington e Londra non avrebbero potuto desiderare niente di meglio” che la presidente del Partito Verde Annalena Baerbock come nuovo ministro degli Esteri. Come sottolinea Zepp-LaRouche, la signora Baerbok ha sostenuto “una linea dura contro la Russia e la Cina”, mentre il suo co-presidente Robert Habeck, il futuro ministro dell’Economia, ha persino chiesto di fornire armi all’Ucraina! Inoltre, l’accordo di coalizione include il sostegno all'”accordo di condivisione nucleare con la NATO e il continuo stazionamento di bombe nucleari americane sul territorio tedesco”. (I Verdi sono visceralmente contrari all’energia nucleare sul suolo tedesco, ma apparentemente non alle bombe nucleari…)

Allo stesso modo, prosegue la signora LaRouche, ci si può attendere che i Verdi al governo sosterranno il “cambio di regime” come una componente legittima della politica estera, il che significa che la Germania prenderà parte a interventi “umanitari” o di “diritti umani” all’estero, nonostante lo sbalorditivo fallimento di questa politica in Afghanistan dopo 20 anni di guerra e occupazione.


Sulla questione dell’iperinflazione, Helga Zepp-LaRouche la considera “l’espressione del collasso sistemico del sistema neoliberista” che ha dato priorità ai profitti monetari rispetto alla produzione fisica. Ironicamente, i Verdi e l’FDP, che hanno tratto i maggiori vantaggi da questo modello che sostengono apertamente, dovranno ora affrontare le conseguenze del suo fallimento – compresi i drastici aumenti dei prezzi delle materie prime, del cibo e dell’energia. Il fatto che il nuovo governo intenda procedere all’uscita totale dal nucleare entro la fine del 2022 e accelerare la chiusura di tutta l’energia a carbone entro il 2030, “distruggerà la Germania come nazione industriale”, avverte.

L’accordo di coalizione chiede anche la creazione di un centro di coordinamento della “cultura verde” per fornire le risorse e le conoscenze necessarie alla “trasformazione ecologica”. Il suo compito principale, nota Helga Zepp-LaRouche, sarà “subordinare l’intero settore culturale a una dittatura ecologica, e quindi determinare ciò che sarà promosso e persino riconosciuto come arte”. E per accompagnare la distruzione della tradizione della cultura classica tedesca, il nuovo governo prevede anche di legalizzare la coltivazione e il consumo di cannabis….