Il centro tedesco di ricerca di Jülich e il centro russo Budker di Novosibirsk hanno siglato un accordo di cooperazione per la costruzione congiunta di un impianto dedicato alla produzione di deuterio polarizzato, un possibile reagente della fusione, che dovrebbe facilitare un allineamento degli atomi di deuterio direttamente coinvolti nella fusione con quelli di elio. La cooperazione sarà finanziata dell’Associazione Tedesca per le Ricerca e dalla Fondazione Russa per la Scienza.

Discostandosi dalla tradizionale generazione di spin nucleari preordinati di deuterio polarizzato, gli scienziati e gli ingegneri russi contribuiranno alla configurazione del campo magnetico che dovrà preordinare gli spin isotopici già durante il processo di polarizzazione. Ciò permetterà agli spin desiderati di essere selezionati e filtrati meglio, durante il processo stesso di polarizzazione.

Per quale motivo? L’efficienza della reazione di fusione è di gran lunga superiore se avviene con una polarizzazione completa del reagente. Questo perché aumenta la “sezione d’urto”, ovvero la “probabilità” della reazione di fusione tra atomi di deuterio e di elio, alle temperature e alle pressioni estremamente alte prodotte dai magneti o dai laser.

Soddisfacendo uno degli scopi maggiori nella ricerca della fusione nucleare, la reazione dovrebbe essere più durevole, e l’energia e le particelle prodotte potrebbero essere dirette per via magnetica a scopi tecnologici diversi.

La progettazione della configurazione per ottenere la polarizzazione del deuterio è responsabilità del laboratorio russo. Il contributo tedesco sarà nella costruzione di quattro polarimetri fondati sul fenomeno del cosiddetto Spostamento di Lamb. Al mondo esistono soltanto cinque polarimetri di questo tipo: ciò significa che il centro di Jülich si accinge a diventarne l’esperto mondiale. I gruppi di ricerca associati, presso le Università di Duesseldorf e di Darmstadt, saranno parte di questa collaborazione.

La chiave di volta per il collaudo della fusione nucleare è nella disponibilità del reagente polarizzato per il centro di ricerca di Greifswald, che possiede lo stellarator, una macchina per il confinamento magnetico piuttosto avanzata. Nel mese di febbraio, pur in assenza di deuterio non polarizzato, il centro di Greifswald mantenne per un quarto di secondo la temperatura di 80 milioni di gradi Farenheit e il confinamento completo del plasma di fusione ad opera di possenti elettromagneti.

Da allora, la progettazione cinese di tokamak, altre macchine di confinamento, ha culminato nel cosiddetto EAST (Experiment Advanced Superconducting Tokamak), che ha permesso di mantenere per oltre cento secondi la temperatura di 90 milioni di gradi!

La combinazione dell’impianto di polarizzazione del deuterio e dello stellarator fu discussa e descritta trentacinque anni fa (!) sulle pagine della rivista Fusion del nostro movimento, proprio come chiave della fusione nucleare controllata.

Fusione nucleare: motore della ripresa economica

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