di Liliana Gorini, presidente di Movisol
Le decisioni prese dal governo e dal Parlamento italiano nelle ultime due settimane sono gravissime, e vanno denunciate a chiari termini: Draghi ci sta trascinando in una guerra devastante, che potrebbe sfociare in una guerra nucleare, in palese violazione della nostra Costituzione che “ripudia la guerra”. La decisione di destinare il 2% del PIL alle armi riflette le decisioni prese dalla grande finanza speculativa, che vede in questa guerra, nel riarmo e nell’austerità che ci verrà imposta di conseguenza solo un modo per salvare una bolla speculativa ormai destinata a scoppiare. E lo dice apertamente. Il riarmo è “economicamente sostenibile” come lo era finora la bolla speculativa dei green bonds. A costoro non importa nulla della popolazione ucraina in fuga dalla guerra. Col cinismo che è tipico dei miliardari pazzi di Davos pensano solo a trarne un vantaggio economico. Ma si illudono di avere tutto sotto controllo: in realtà la situazione sta sfuggendo loro di mano. Proprio a causa della sanzioni che hanno imposto alla Russia, sta nascendo un nuovo sistema finanziario alternativo a quello del dollaro.
Dopo il colloquio di 45 minuti con il Presidente russo Putin, Draghi ha tenuto una conferenza stampa in cui ha dichiarato di “non aver capito” come funzionerà in futuro l’acquisto di gas dalla Russia e come possa avvenire la conversione da Euro in rubli. E’ molto improbabile che un ex banchiere di Goldman Sachs ed ex presidente della BCE non sappia come si convertono gli Euro e i dollari in rubli. E’ molto più probabile che Draghi faccia lo spiritoso per compiacere Biden, la NATO e l’UE di Ursula von der Leyen, che continuano a fingere di non vedere che le loro sanzioni colpiscono noi molto più di quanto non colpiscano la Russia.
Ma le battute di spirito di Draghi ci stanno costando care: l’Italia è il paese europeo che più dipende dal gas russo, e con la decisione del governo e del Parlamento di inviare armi all’Ucraina siamo diventati anche un bersaglio militare. In Veneto ci sono armi nucleari americane. E’ importante sottolineare qui che mentre il 95% del Parlamento ha vergognosamente approvato l’invio di armi all’Ucraina, la stragrande maggioranza degli italiani è contraria. Questo governo e questo Parlamento non rappresentano più la popolazione.
Movisol, insieme allo Schiller Institute ed al movimento di LaRouche negli Stati Uniti, sta creando anche in Italia una coalizione di forze che si oppongono a questa folle politica di guerra, che mira soltanto a salvare un sistema finanziario morente, e terrà sabato 9 aprile una importante conferenza internazionale per dar vita ad “una nuova architettura di sicurezza e sviluppo per tutte le nazioni” che sostituisca la NATO e questo sistema economico ingiusto, che favorisce gli speculatori e punisce l’economia reale. Uno dei temi della conferenza saranno le quattro leggi di LaRouche, prima tra tutte la legge Glass-Steagall, ovvero la netta separazione bancaria per rilanciare il credito alle imprese, alle famiglie e togliere ogni garanzia dello stato agli speculatori, inclusi quelli che fanno salire il prezzo della benzina e delle materie prime. Data l’importanza dell’evento, ci sarà una traduzione italiana della sessione plenaria di questa conferenza. Invitiamo tutti i nostri lettori a registrarsi per la conferenza, per accedere alla traduzione, compilando il modulo sottostante in fondo all’invito (RSVP) ed a sottoscrivere la petizione dello Schiller Institute per una pace di Westfalia. (Nella foto Liliana Gorini con il compianto economista Lyndon LaRouche).

https://schillerinstitute.nationbuilder.com/for_a_conference_to_establish_a_new_security_and_development_architecture_for_all_nations?recruiter_id=10065