Helga Zepp-LaRouche è la capolista a Berlino per il partito Büso (Movimento Solidarietà tedesco) alle elezioni politiche del 26 settembre. La presidente dello Schiller Institute ha dato il via alla campagna il 13 marzo con una dichiarazione intitolata “Liberiamo la Germania dalle grinfie dei cleptomani”, che si fa interprete del crescente malcontento popolare dovuto ad una serie di fattori, primo fra tutti la politica fallimentare dell’Unione Europea. “Siamo ora di fronte alla terza ondata della pandemia COVID-19”, afferma Helga Zepp-LaRouche; dopo decenni di privatizzazione del sistema sanitario, “la Germania non era preparata all’epidemia, contrariamente a quanto sostiene il [ministro della salute] Jens Spahn, e il governo tedesco ha iniziato a ordinare forniture mediche e mascherine troppo tardi”.
Successivamente, quando si è trattato di ordinare i vaccini, invece di dare la priorità alla salute delle proprie popolazioni, “gli ideologhi filo-UE hanno visto questa crisi come un’opportunità gradita per promuovere l’integrazione sovrannazionale dell’Unione europea e hanno trasferito la responsabilità ad un’incompetente burocrazia. Invece di proteggere la salute pubblica con investimenti atti a massimizzare le capacità di produzione di vaccini, tutto è stato lasciato al ‘libero mercato’”. Come risultato di “tale incompetenza”, il Covid ha mietuto 73.120 vittime finora in Germania e 880.644 in tutta Europa; l’economia si è ridotta di diversi punti percentuali in tutti i Paesi europei e molte persone hanno perso il posto di lavoro e i mezzi di sussistenza, mentre la Cina, un Paese di 1,4 miliardi di persone, ha avuto solo 4.636 morti e la sua economia è cresciuta di oltre il 2% nel 2020.
Le elezioni amministrative degli stati del Baden-Württemberg (BW) e della Renania-Palatinato (RP), tenutesi il 14 marzo, hanno confermato questa valutazione, con un’alta astensione e un voto che ha punito la CDU e, in misura minore, la SPD. Preoccupa l’ascesa dei Verdi (+2% in BW e +4% in RP). Anche se non è detto che questa tendenza sia indicativa del voto di settembre (molto dipende da quanto accadrà nei prossimi sei mesi), è da tempo in atto una campagna per favorire un governo a guida Verdi allo scopo di accelerare l’esecuzione del cosiddetto Green Deal.
Questa politica del Green Deal, sottolinea la signora LaRouche, “si abbatterà sull’industria come una palla da demolizione”, distruggerà l’agricoltura e l’occupazione e “ridurrà drasticamente i livelli di vita” di tutti tranne che degli speculatori e dei più ricchi. Questa è la politica attuata dai leader tedeschi, ma anche dal Premier italiano Draghi, dal presidente francese Macron e dalla presidente della Commissione Europea von der Leyen.
Inoltre, il Programma alimentare mondiale ha ripetutamente ammonito che 270 milioni di persone sono a grave rischio di carestie solo quest’anno in molti Paesi in via di sviluppo, dove una situazione già terribile è stata aggravata dal Covid. Di fronte a questa “catastrofe umanitaria senza precedenti, Helga Zepp-LaRouche condanna il programma dell’UE “Farm to Fork” e la strategia della biodiversità come “assolutamente abominevole”, perché lo scopo di essa è ridurre massicciamente la produzione agricola per motivi puramente ideologici.
La dichiarazione contiene altri esempi della politica imperdonabile dell’UE, e si conclude con sei proposte da parte del Büso:
1. La creazione immediata di un sistema sanitario moderno in ogni Paese del mondo al livello di cui godeva la Germania prima della privatizzazione.
2. Il raddoppio della produzione agricola mondiale per eliminare la fame e la povertà di una popolazione mondiale in crescita.
3. La fine dell’economia speculativa adottando una legge globale per la separazione bancaria (Glass-Steagall).
4. Un nuovo sistema creditizio (una “Nuova Bretton Woods”) che fornisca credito produttivo per investimenti nell’economia reale.
5. La creazione di 1,5 miliardi di nuovi posti di lavoro produttivi per ricostruire l’economia mondiale dopo la pandemia e per iniziare seriamente a superare il sottosviluppo.
6. Cooperazione con la Russia e la Cina per sviluppare la Nuova Via della Seta nell’Asia sud-occidentale e in Africa, affrontando così le cause profonde della crisi dei rifugiati e stabilendo un ordine di pace duraturo.

(Nella foto Helga Zepp-LaRouche con il marito, il compianto economista Lyndon H. LaRouche)