di Leonardo Magrini

Il 9 maggio siamo andati a Bologna per partecipare ad un incontro di liste civiche ed associazioni provenienti dal centro/nord. Il tema era quello di costituire un nuovo “Comitato di Liberazione Nazionale” per creare un’alternativa credibile all’attuale “partito unico” che da troppo tempo devasta l’Italia e gli italiani.

Sono anni che nelle sfere sovraniste nascono (e muoiono) iniziative simili e anche MoviSol, due anni fa, partecipò attivamente ad un progetto che naufragò nel nulla. Cosa c’è quindi di diverso oggi? Forse niente, e a dirla tutta si è parlato di far rispettare la Costituzione senza affrontare il discorso Unione Europea, ma se il Comitato dovesse concentrarsi sugli obiettivi anziché sui metodi per raggiungerli è possibile che tramite il dialogo si creino le sinergie necessarie a superare quell’aura di diffidenza che avvolge chiunque in Italia cerchi di impegnarsi in politica.

Il cammino è lungo e le tematiche da affrontare sono molte. La posizione di MoviSol riguardo l’Unione Europea è oggi incompatibile con quella del Comitato, ma lo spirito di dialogo di coloro che hanno partecipato all’incontro ha reso possibile un confronto serio e senza pregiudizi anche su un tema che sta molto a cuore a MoviSol: quello delle legge Glass-Steagall e della separazione bancaria.

Leggendo il comunicato stampa divulgato ieri mattina:

“La campagna per una riforma fiscale equa, solidale e progressiva sarà affiancata da un forte impegno per spiegare le radici della crisi economica perché se da un lato l’applicazione dell’art.53 (della Costituzione: progressività contributiva, ndr) porta ad una maggior equità fiscale, dall’altro poco influisce per fermare i processi che vedono soccombere le democrazie sotto i colpi della speculazione internazionale.


Un primo passo in questo senso si concretizzerà nel sostegno alle iniziative già esistenti volte a tornare alla separazione tra banche commerciali e banche d’investimento.”.

MoviSol offrirà il suo sostegno al Comitato per qualsiasi iniziativa volta al ripristino della separazione bancaria. Siamo inoltre convinti che il forte astensionismo sia parte del problema democratico che affligge l’Italia e crediamo che le liste civiche possano svolgere un ruolo importante per riavvicinare i cittadini alla politica.

Citando Frederick Douglass: “Coloro che professano di volere la libertà, ma deprecano l’azione politica, sono come gli uomini che vogliono il raccolto senza seminare, o la pioggia senza lampi e tuoni. Vogliono l’oceano senza il terribile brusio delle sue possenti acque”.

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Il comunicato stampa del Comitato

bologna 9 maggio1