Mercoledi 26 febbraio il vicepresidente di Movisol Claudio Celani ha accompagnato una delegazione ucraina al Parlamento Europeo, per incontri con parlamentari e per informare l’opinione pubblica europea sulla vera natura del colpo di stato in corso in Ucraina. La delegazione era composta da Natalia Vitrenko, leader del Partito Socialista Progressista, Vitali Sergačov, leader del partito Kiev Rus, e da Vladimir Marčenko, capo della Federazione dei Lavoratori Ucraini.

La delegazione era stata invitata dal parlamentare indipendente Claudio Morganti, che ha organizzato per loro una conferenza stampa, nel corso della quale gli ospiti hanno denunciato il controllo esercitato dalle formazioni neonaziste e di estrema destra sul parlamento di Kiev, mostrando eloquenti foto dei cosiddetti “manifestanti pacifici”, e risposto alle domande dei giornalisti. Celani ha sottolineato il pericolo strategico di uno scontro USA-Russia sull’Ucraina. Natalia Vitrenko è stata poi intervistata da Euronews, dalla Rai e da altre emittenti europee.

Il clou della visita c’è stato quando la Vitrenko ha potuto rivolgersi direttamente al Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, approfittando di una conferenza stampa data da Schulz assieme al Presidente ceco Milan Zeman in visita al PE. “Il mio partito viene attualmente perseguitato” ha detto Vitrenko, assieme a tutte le forze e gli individui disapprovati dalle forze “neonaziste e terroriste” armate che controllano Maidan e il Parlamento. Gli esponenti politici e le loro famiglie vengono minacciati, le sedi assaltate e bruciate. “Questi neonazisti sono forse espressione dei valori europei?”, ha chiesto la Vitrenko.

Schulz, visibilmente scosso, ha risposto che “stando alle mie informazioni, l’UE sta trattando con tutte le parti, compresa Svoboda”. Prendo molto sul serio la sua denuncia e indagherò, ha detto il Presidente del PE, dicendosi anche pronto ad incontrare la Vitrenko separatamente.

Zeman ha detto di essere ben consapevole dell’esistenza di settori nazisti nel Maidan, “in particolare coloro che si rifanno alla figura di Stepan Bandera”, sostenendo che essi non sono egemoni.

Il botta e risposta è stato ripreso dai media internazionali, ed ha suscitato reazioni politiche. Un rappresentante della lista Tsipras, intervistato dal Manifesto, ha giustamente inchiodato Schulz alla gravità delle sue affermazioni. “Con i neonazisti non si tratta”, ha ammonito.

La delegazione ucraina sarà a Firenze il 4 marzo ad una manifestazione pubblica organizzata dal consigliere regionale Gabriele Chiurli (qui i dettagli).



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