L’arrogante presunzione dell’establishment americano che gli Stati Uniti siano il massimo esempio di “democrazia” è messa a nudo dalla candidatura di Diane Sare al seggio del Senato degli Stati Uniti occupato dal leader della maggioranza democratica Charles Schumer. Mentre i capi del Dipartimento di Stato e del Tesoro vanno in giro per il mondo a tenere conferenze sulla democrazia, il trattamento riservato a Sare, che è sulla scheda elettorale come candidata indipendente larouchiana, racconta una storia ben diversa.

Dopo aver depositato oltre 60.000 firme di elettori di New York, superando un regolamento dell’ultimo minuto che ha aumentato drasticamente il numero di firme necessarie per essere inseriti nella scheda elettorale, la campagna di Sare sta subendo un blackout generale da parte dei media. La cosa più significativa è la sua esclusione dall’unico dibattito, in programma il 30 ottobre.  

Ma la questione va ben oltre l’esclusione, apparentemente arbitraria, e riguarda il motivo della stessa. In un momento in cui la guerra di Stati Uniti e NATO contro la Russia, condotta per mezzo dell’Ucraina, si sta pericolosamente avvicinando ad una guerra totale che potrebbe comportare l’uso di armi nucleari, Sare viene esclusa per impedirle di sollevare il tema e di mobilitare la popolazione.

Ancora peggio, per metterla a tacere, è stata anche inserita in una lista di obiettivi definiti “terroristi dell’informazione” da parte di un organismo di sicurezza e difesa ucraina, Mirotvorets. Più di un membro della lista è stato già ucciso e sulla sua corrispondente scheda è stato apposto il timbro “liquidato”. L’avversario di Sare, il senatore Schumer, è tra coloro che più si sono adoperati affinché Washington finanziasse con denaro pubblico il governo ucraino, comprese le forze che stanno dietro a quella lista di proscrizione.

In altre parole, come ha descritto l’ex ufficiale dei servizi segreti militari USA Scott Ritter, Schumer sta usando un “proxy straniero” per mettere a tacere un avversario politico che si oppone alla guerra. Intervistato insieme a Diane Sare da Cinthya Pooler, il 18 ottobre, (https://www.youtube.com/watch?v=oHaMP9HVK9I), Ritter ha detto che Sare “dovrebbe essere su un palco con Chuck Schumer a discutere di guerra nucleare e del futuro del mondo” e, rivolgendosi a Diane, ha detto: “Ti voglio su quel palco… in rappresentanza dei 66.000 elettori che hanno firmato le tue petizioni”.

La scusa addotta da Spectrum News, che sponsorizza il dibattito, è che Sare non godrebbe di un livello di sostegno nei sondaggi tale da raggiungere lo standard, fissato dall’emittente, del 15%. Ma si è scoperto che il nome della Sare non era stato incluso nemmeno nel questionario usato nei sondaggi, rendendone impossibile la qualificazione. Spectrum è una filiale di Charter Communications, il secondo più grande operatore via cavo degli Stati Uniti.

Tenere Sare fuori dal dibattito e dai media, significa che, né Schumer, né il suo squallido avversario repubblicano, il personaggio televisivo Joe Pinion, saranno costretti a rispondere a domande sul ruolo degli Stati Uniti nella guerra per procura in Ucraina contro la Russia, né a spiegare perché gli USA esercitano pressioni su Zelensky affinché rifiuti ogni negoziato, o su come gli Stati Uniti siano responsabili della possibilità che emerga un conflitto più ampio e pericoloso.

Infine, si evita a Schumer di dover rispondere del ruolo svolto a sostegno dei nazisti nelle forze di difesa e di sicurezza ucraine che, grazie ai fondi ricevuti in parte grazie a lui, possono minacciare di assassinare i suoi avversari americani. Mentre la Sare, sulla base della sua esclusione, ha recentemente affermato: “sono il candidato politico più temuto dello stato”, Scott Ritter ha sottolineato che le minacce sono una cosa seria. 

La vera domanda che la campagna di Sare sta sollevando è: “Perché Schumer sostiene i nazisti in Ucraina?”. Dal momento che i repubblicani non hanno ancora sollevato il tema, spetta a lei parlare per coloro che desiderano non essere inceneriti in una guerra nucleare.