Noi, partecipanti a varie conferenze dell’Istituto Schiller, ed altre personalità indicate nella lista, veniamo accusati di promuovere la “propaganda russa” in una lista pubblicata dal “Centro ucraino contro la disinformazione”, che fa ufficialmente parte del Consiglio Nazionale di Sicurezza e Difesa dell’Ucraina, che opera sotto l’autorità del Presidente.

In tempo di guerra, pubblicare una lista del genere equivale a prendere di mira gli individui. È ancor più inaccettabile che la lista elenchi i nomi di molti relatori, rappresentanti di istituzioni ad alto livello in tutto il mondo, con opinioni diverse, che sono impegnati in un dialogo per giungere alla pace nell’interesse di tutti.

L’idea che un ampio numero di relatori siano tutti “agenti di Putin” e che non siano capaci di pensare con la propria testa, può essere spiegata solo da una cieca fede nelle teorie del complotto, o da una mera e volgare propaganda, o da entrambe le cose. Sarebbe legittimo invece chiedersi se i relatori elencati stiano promuovendo punti di vista in linea con la verità.

Normalmente, la decisione spetterebbe al pubblico. Ma il tentativo del governo degli Stati Uniti e della NATO di inserire nella lista nera coloro che offrono una “narrazione alternativa” sull’Ucraina, fino ad ora, rimane incontrastato.

Quindi, tanto di cappello all’Ucraina per aver fornito un pratico elenco di relatori che esprimono idee diverse. Coloro che sono interessati a scoprire la verità saranno ora in grado di confrontare la storia ufficiale – la “narrazione” – con una critica oggettiva, e di decidere per conto loro quale analisi necessiti di uno scrutinio più attento e quale analisi sia invece più vicina alla verità.



Firmato:

1. Ray McGovern: (USA), analista, ex CIA, membro fondatore dei (U.S.), Veteran Intelligence Professionals for Sanity (VIPS)
2. Kirk Wiebe: (USA), membro dei Veteran Intelligence Professionals for Sanity (VIPS), ex analista della National Security Agency.
3. Sam Pitroda: (USA/India), innovatore, imprenditore e politico, ex consigliere del Premier indiano Rajiv Gandhi
4. Col. Richard H. Black: (USA) Ex Marine, ex capo della Sezione di Legge Penale del Pentagono ed ex Senatore in Virginia
5. Dr. Clifford Kiracofe: (USA), ex membro dello staff della Commissione Esteri al Senato USA, presidente del Washington Institute for Peace and Development
6. Geoff Young: (USA), candidato del Partito Democratico al Congresso USA nel Kentucky
7. Diane Sare: (USA), candidata indipendente larouchiana al Senato USA e New York
8. David T. Pyne, funzionario militare in congedo, consigliere del Sen. Mike Lee (R-UT), e attualmente vicedirettore delle National Operations nella EMP Task Force on National and Homeland Security
9. Alessia Ruggeri: (Italia), portavoce del Comitato per la Repubblica, sindacalista
10. Gen. Leonardo Tricarico: (Italia), ex Capo di Stato Maggiore dell’Aereonautica
11. Dr. jur. Wolfgang Bittner: (Germania), scrittore
12. Jan Øberg: (Svezia), cofondatore e direttore della Transnational Foundation for Peace and Future Research, fotografo, ricercatore sulla pace.
13. Jens Jørgen Nielsen: (Danimarca), ex corrispondente da Mosca del quotidiano danese Politiken, autore di numerosi libri sulla Russia e Ucraina, leader della Russian-Danish Dialogue organization, docente di comunicazioni e differenze culturali al Niels Brock Business College in Danimarca.
14. Prof. Li Xing, PhD: (Danimarca), docente di sviluppo e rapporti internazionali al Dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Aalborg in Danimarca
15. Ulf Sandmark: (Svezia), presidente dello Schiller Institute in Svezia
16. Jacques Cheminade: (Francia), Presidente di Solidarité & Progrès, partito politico in Francia
17. Dr. George Koo: (USA), consulente imprenditoriale specializzato nel commercio tra USA e Cina e presidente della Burlingame Foundation
18. Helga Zepp-LaRouche: (Germania), fondatrice dello Schiller Institute
19. Jason Ross: (USA), segretario e tesoriere della LaRouche Organization e consigliere scientifico di Lyndon LaRouche
20. Harley Schlanger: (USA) ex portavoce di Lyndon H. LaRouche, portavoce dello Schiller Institute e della LaRouche Organization
21. Earl Rasmussen: (USA) vicepresidente esecutivo dell’Eurasia Center
22. James Jatras: (USA), ex diplomatico, ex consigliere della leadership repubblicana al Senato USA
23. Pedro Rubio: (Colombia), Presidente dell’Associazione dei Funzionari della Ragioneria di Stato in Colombia
24. Graham Fuller: (USA) ex vicepresidente del National Intelligence Council, CIA, per 25 anni funzionario della CIA, autore di numerosi libri
25. Nebojsa Malic: (USA) giornalista serbo-americano, ha scritto per Antiwar.com per 15 anni, e per RT America fino a quando non è stato chiuso nel marzo 2022
26. J. Michael Springmann (USA) avvocato, scrittore, commentatore politico ed ex diplomatico americano

27. Mike Callicrate (USA), Kansas; Colorado, proprietario del Ranch Foods Direct, No Bull News, portavoce degli allevatori

28. Tony Magliano (USA), giornalista cattolico rinomato per le sue battaglie per la giustizia sociale e la pace

29. Dragana Trifković (Serbia), direttrice generale del Centro per gli Studi Strategici, Belgrado

30. Daniel Estulin (Russia) scrittore e giornalista investigativo
31) Jeremy Kuzmarov (USA), giornalista e autore di quattro libri sulla politica estera americana

32) Elena Quidello (Italia), giornalista

Al seguente link è possibile sostenere questa dichiarazione e chiedere un’inchiesta sulle minacce del Centro Ucraino contro la Disinformazione:

Sostengo pienamente la dichiarazione congiunta (vedi sopra) rilasciata in risposta alla pubblicazione del 14 luglio da parte del Centro ucraino per la lotta alla disinformazione che accusa 72 persone di spicco di tutto il mondo di essere presunti promotori della “propaganda russa”. Il capo del centro, al momento della pubblicazione della lista, ha descritto queste persone, così come tutti coloro che chiedono una soluzione negoziata alla crisi, come “terroristi dell’informazione” che dovrebbero essere trattati come “criminali di guerra”. Questa non è solo una minaccia diretta alla sicurezza di queste persone, ma è anche una minaccia alla libertà di parola e al discorso civile in tutto il mondo tra coloro che cercano soluzioni alle crisi mondiali che non coincidono con le “narrazioni” dominanti.

Per questo motivo, chiedo al nostro Parlamento ed altri rappresentanti eletti del mio paese di aprire un’inchiesta su queste minacce e coloro che ne sono responsabili. 

https://schillerinstitute.nationbuilder.com/call_for_investigation_of_ccd?utm_campaign=20220805_investigate_ccd&utm_medium=email&utm_source=schillerinstitute