La Germania, lo Stato chiave dell’Europa, è nel mirino di un’operazione di destabilizzazione da parte dell’impero britannico e di suoi agenti provocatori tramite scontri etnici condotta sfruttando sia le frange criminali dei flussi di immigrati sia quelle tedesche come agenti provocatori di una crescita della violenza. Le guerre di Bush e Obama sono, come sappiamo, la vera causa della crisi migratoria in Germania e altrove in Europa. I governi che si stanno dando da fare per accogliere al meglio queste masse di infelici vengono ora minacciati da un’ondata di violenza orchestrata. Ieri il Bild am Sonntag ha pubblicato un’intervista con il Ministro della Giustizia tedesco Heiko Maas (SPD), il quale ha affermato: “Nessuno può venirmi a dire che questa azione criminosa non fosse inter-coordinata o pre-pianificata”. Sulla cosa “dobbiamo ottenere con urgenza una documentazione di intelligence”, ha aggiunto. Ha quindi accusato i movimenti anti-immigrati AfD (Alternativa per la Germania, vedi il nostro articolo “Monetarismo nazionale camuffato da ‘anti Euro'” del 2013) e PEGIDA (Patrioti Europei contro l’Islamizzazione dell’Occidente, vedi anche “Siamo di fronte al nostro 11 settembre”) di aver sperato in un simile incidente” per specularvi sopra.

Der Spiegel notava ieri a proposito dell’intervista con Maas che gli inquirenti della polizia erano a conoscenza di una pianificazione preventiva. “Queste azioni oscure durante le manifestazioni di massa si verificano da anni, in Africa Settentrionale, in primo luogo in Egitto. Ai tafferugli di Piazza Tahrir al Cairo queste operazioni portarono ad un orrore che ha risuonato in tutto il mondo”. Pare che numerose testimonianze concordino sul fatto che il governo egiziano di Mohamed Morsi (Fratellanza Musulmana) abbia scatenato squadracce violente perché attaccassero e violentassero in massa durante le manifestazioni pacifiche dell’opposizione. L’inchiesta preliminare sui fatti di Colonia indica il ruolo di nuclei di centinaia di individui giovani, per lo più ladri e trafficanti di droga, spesso noti ai commissariati, generalmente provenienti dal Marocco e dall’Algeria, attivi tra il migliaio di ubriachi di ogni provenienza presenti alla notte di San Silvestro a Colonia, davanti alla stazione centrale.

Il settimanale Focus ha riferito che i gruppi di criminali generalmente attivi fuori città sono stati invitati a raggiungere il centro storico tramite i social network: “Si rafforza la tesi secondo cui gli attacchi di Colonia sono stati orchestrati. Alcuni documenti confidenziali della polizia riferiscono che alcuni gruppi di nordafricani sono stati invitati da compatrioti a raggiungere Colonia per la vigilia di Capodanno”.

Bild ha aggiunto, su questo punto, che alcune informazioni della polizia comproverebbero che sono state esercitate pressioni su alcuni “concittadini della regione, ma anche degli Stati confinanti dal Belgio, dall’Olanda e dalla Francia” affinché “si recassero a Colonia”. Dal punto di vista di una “economia del reato” non ha avuto senso radunare piccoli criminali provenienti da luoghi così lontani. L’aver aggiunto le molestie e le violenze sessuali contro donne tedesche nei pressi della stazione, per chi ha condotta la regia, era importante per creare un effetto moltiplicatore che avrebbe portato all’adozione di contromisure da parte della countergang, anche loro agenti provocatori, impegnata ad alimentare l’odio verso gli stranieri.

Le gang di anti-immigrati hanno dunque condotto degli attacchi nel quartiere della stazione a chiunque sembrasse straniero. Per l’Express di Colonia “un gruppo di Rocker (gruppo di motociclisti attivi nella prostituzione e nello spaccio di droga), gli Hooligans (i teppisti da stadio) e i Bouncer (responsabili della “sicurezza” nelle discoteche e delle case chiuse legali) hanno preso accordi tramite un altro canale “sociale”, quello di facebook.com, per organizzare una caccia all’uomo nel centro storico. “Il fondatore di PEGIDA a Dresda, Lutz Bachmann negli anni Novanta era un piccolo criminale estemporaneo, coinvolto nel traffico di droga. Nel 2009 soprattutto di cocaina, ma anche esattore di debiti con metodi violenti e controllore delle case chiuse del quartiere a luci rosse. La sua società pubblicitaria DD Werbung lavora soprattutto con quegli ambienti. Il movimento che precedette PEGIDA, HoGeSa (Hooligans contro i Salafiti) portò seimila rivoltosi in piazza il 26 ottobre 2014, proprio nei pressi della stazione di Colonia. Il modello organizzativo di HoGeSa fu la sciovinista Lega Inglese di Difesa dai Musulmani (EDL) in alleanza con gli ultrà degli stadi. Un ex capo di EDL, Tommy Robinson (pseudonimo) ha parlato il 9 gennaio davanti a circa 1500 persone radunate da PEGIDA proprio a seguito dei fatti di Capodanno. Il rappresentante locale del sindacato di polizia ha affermato che quel raduno non è diventato una rissa come quella del 2014 dei HoGeSa grazie a una competente gestione dell’evento da parte delle forze dell’ordine.

In sostanza, sono attivi su ambo i fronti reti criminali che stanno usando l’operazione per aumentare la tensione sociale, la quale, se non verrà stemperata, potrebbe portare a una spirale di violenza e al collasso dell’autorità statuale, cioè alla “weimarizzazione” della Germania. Non è escluso che la stessa regia possa pianificare anche un attacco terroristico come quello del 13 novembre 2015 a Parigi.

Come afferma Newsweek l’intelligence spagnola e l’unità di controterrorismo CITCO hanno documentato che molti giovani criminali di origine maghrebina e residenti in Spagna si sono uniti ai combattenti dell’ISIS in Iraq e in Siria avendo alle spalle una fedine penale sporca per traffico di cocaina e marijuana in Europa. Sta ora alla polizia tedesca e agli enti d’intelligence, anche degli altri Paesi alleati, individuare che controlla l’operazione di destabilizzazione e farne pubblicamente i nomi. Parte dell’operazione di destabilizzazione è invece un articolo del New York Times, che esorta la Cancelliera Merkel a dimettersi, evidentemente per far posto a Schäuble o il suo vice Spahn, autore di un libro provocatorio contro i musulmani, nonché fautore della politica di austerità e di prelievo forzoso di Schäuble.