La Conferenza sulla Sicurezza di Monaco (CSM) di quest’anno (17-19 febbraio) ha completamente abbandonato la finzione di sede per il dialogo con la Russia, semplicemente non invitando nessun rappresentante russo, per la prima volta in assoluto. Questa mossa riflette anche il passaggio della presidenza della CSM, da Wolfgang Ischinger, all’oltranzista Christoph Heusgen (foto). Heusgen è una vecchia conoscenza dell’EIR; ne tracciammo un profilo quando agiva nell’ombra come consigliere di Angela Merkel (vedi “La politica russa di Angela Merkel è diretta da Londra?” qui: https://tass.com/world/1579155). In un’intervista concessa alla vigilia della conferenza, il nuovo capo della CSM ha affermato che la Russia dovrebbe essere sottoposta a “deputinizzazione”, un termine che egli associa alla campagna di denazificazione condotta dagli Alleati dopo la sconfitta della Germania nella Seconda Guerra Mondiale.
Questo termine è in linea con la convinzione utopistica secondo la quale, con la consueta strategia del cambiamento di regime, sia possibile una Russia senza Vladimir Putin. Nel suo libro di recente pubblicazione (Leadership and Responsibility), Heusgen afferma inoltre che un nuovo inizio nei rapporti con la Russia potrebbe “essere realizzato solo con un governo diverso a Mosca, che agisca sulla base del diritto internazionale e sia pronto a realizzare qualcosa in patria come la ‘denazificazione’ che ebbe luogo a suo tempo in Germania”.
Per il resto, Heusgen è parte integrante della narrazione attuale della NATO, secondo cui la Russia perderà la guerra, a condizione che vengano forniti sempre più armamenti pesanti a Kiev, e l’Ucraina starebbe per riconquistare il Donbass e la Crimea. La soluzione del conflitto attraverso la diplomazia non è un’opzione per questi “esperti”. Nel caso di Heusgen, egli aveva commesso lo stesso errore di valutazione nel rifiutare i colloqui sulla Siria, quando, dal 2005 al 2017, era il principale consigliere di politica estera della Cancelliera Angela Merkel. La sua posizione allora era: finché fosse rimasto al potere Assad non sarebbe stato possibile alcun rapporto con la Siria.
L’unico elemento positivo da segnalare sulla CSM è l’iniziativa annunciata dal presidente cinese Wang Yi a favore di un cessate il fuoco e di negoziati in Ucraina.