Il team Biden ha riempito le caselle della difesa e della sicurezza con noti guerrafondai, già tra gli architetti della “guerra al terrorismo” trasformata in conflitti imperiali perpetui. Al posto di segretario di Stato è stato designato Anthony Blinken, che sollecitava una politica più aggressiva nei confronti della Russia sulla questione ucraina, quando quest’ultima era nelle mani del Vicepresidente Biden. Blinken ha dichiarato di rammaricarsi per non essere riuscito, quando era vicesegretario di Stato e vice Consigliere per la Sicurezza Nazionale di Obama, a convincere la Casa Bianca ad impegnarsi maggiormente per rovesciare Assad, in una replica dell’operazione che portò all’eliminazione di Gheddafi.
Dopo essere stata a lungo in pole position per la Difesa, la guerrafondaia impunita Michele Flournoy è stata scavalcata dal generale Lloyd Austin, che aveva già lavorato con Biden sotto la Presidenza Obama. Austin dovrà però superare le forche caudine del Congresso per ottenere un esonero, dato che è andato in pensione meno di sette anni fa. Quando era capo del Comando Centrale fu responsabile dell’inazione delle Forze Armate USA in Iraq di fronte all’avanzata dell’ISIS e del fallito addestramento dei ribelli siriani, per cui fu speso mezzo miliardo di dollari. Nel 2018, parlando agli allievi del College del Comando e dello Stato Maggiore, indicò Russia e Cina come “avversari” degli USA. “Ad esempio, [prendiamo] l’impegno russo in Siria. Dicono che ci hanno aiutato a combattere i cattivi, lo Stato Islamico. Ma la verità è che essi erano e sono i cattivi”.
Pur perdendo la partita, la Flournoy mette un piede nell’amministrazione con la West/Exec Advisers, una ditta di consulenza che fondò 2017 fondò assieme a Blinken, la la cui lista di clienti è il “Who is Who” del complesso militare industriale. Il motto della ditta è “portare la Situation Room nel consiglio di amministrazione”, laddove Situation Room è il luogo, alla Casa Bianca, dove viene discusso l’intelligence più delicato e segreto.
Dalla ditta di Flournoy e Blinken, infatti, proviene il direttore designato della National Intelligence, Avril Haines, che ha lavorato con Obama e l’allora direttore della CIA Brennan a formulare una copertura giuridica per le sedute settimanali che decidevano chi uccidere con i droni.
Un altro personaggio controverso è Neera Tanden, amica personale e spesso collaboratrice di Hillary Clinton, designata a dirigere l’Office of Management and Budget. Tanden è visceralmente contraria al dialogo con la Russia e continua a sostenere che il Russiagate non sia una bufala. Sostenitrice delle guerre per cambiamento di regime, ha proposto che la Libia indennizzi gli Stati Uniti con forniture di petrolio, per l’intervento che ha rovesciato Gheddafi e scaraventato il paese in una guerra civile.
Anche la scelta di Janet Yellen, ex presidente della Federal Reserve, come segretario al Tesoro, conferma la visione di un mondo unipolare in cui la sovranità nazionale è subordinata alle esigenze delle banche private che operano tramite la banca centrale. È un chiaro passo verso il “cambiamento di regime finanziario” sollecitato dall’ex capo della Banca d’Inghilterra Mark Carney e da un team di ex banchieri centrali che ora lavorano per Black Rock, alla riunione di Jackson Hole nell’agosto 2019. Facendo sì che la politica fiscale diventi dominio delle banche centrali invece che degli organi legislativi eletti, si vuole instaurare una vera e propria dittatura globale sulla politica creditizia e fiscale per continuare i salvataggi bancari, mentre si compie la deindustrializzazione imposta dal “Gretinismo” della politica climatica.
A proposito di Black Rock, il più grande fondo speculativo del mondo potrebbe mettere un piede direttamente nell’amministrazione Biden se, come si vocifera, Adewale Adeyemo, ex capo dello staff di Larry Fink, sarà designato a Vicesegretario al Tesoro, sotto la Yellen. E se Brian Deese, attuale capo della divisione Sviluppo Sostenibile di Black Rock, verrà nominato capo dei Consiglieri Economici della Casa Bianca, una cabina di regia da dove coordinare la truffa della politica climatica.
Molti di coloro che hanno votato Biden devono ringraziare i media per aver loro nascosto l’orribile volto della restaurazione “democratica”.