Nella conferenza del 7 novembre, sono state identificate tre aree in cui sono in corso inchieste sui brogli. Altre se ne aggiungeranno, a seguito delle azioni legali presentate dagli avvocati di Trump.
1. Molti seggi hanno usato macchine con un programma sviluppato dalla NSA e impiegato in altri paesi per cambiare l’esito delle elezioni, chiamato “Scorecard”, che fa parte di un sistema denominato “Hammer”. Come ha spiegato l’ex esperto tecnico della NSA Kirk Wiebe (foto), Scorecard può spostare i voti istantaneamente nel caso in cui il distacco tra i due concorrenti sia inferiore al 3%. L’avvocato Sidney Powell ha affermato alla Fox-News che i legali di Trump stanno indagando sull’ipotesi che Scorecard sia stato usato nel sospetto ribaltone ai danni di Trump in una serie di stati. Ciò interesserebbe anche altre nazioni perché, ha detto Wiebe, è stato sicuramente usato per falsare i risultati elettorali in paesi candidati al “regime change” dall’intelligence angloamericano.
2. Dominion Voting Systems, un software usato per tabulare i risultati in trenta stati, è responsabile di quello che è stato chiamato un “errore” nella contea di Antrim, nel Michigan, dove un conteggio manuale ha scoperto che un vantaggio di Trump è improvvisamente diventato un margine di tremila voti a favore di Biden: uno strappo di seimila voti. Nove delle trenta maggiori contee dello stato, e sessantacinque in totale, usano Dominion. Il software è usato in altri ventinove stati, compresa la Georgia, dove lo scarto tra Biden e Trump è inferiore a novemila voti e il riconteggio è in corso.
3. In molte grandi città a guida democratica il voto per posta ha ritardato lo spoglio. Tra queste: Milwaukee, Detroit, Atlanta, Philadelphia e Pittsburgh, dove le schede giunte in ritardo hanno ribaltato il vantaggio di Trump in ognuno dei rispettivi stati in bilico. Nel Michigan, un carico di 130 mila voti è andato tutto a Biden, zero a Trump! Un’altra tattica è stata quella di impedire agli osservatori repubblicani di assistere allo spoglio delle schede. Questo è avvenuto in Michigan, ad Atlanta e in Pennsylvania, dove è stata ignorata un’ingiunzione del tribunale.
Le prime dichiarazioni di Biden da “presidente eletto” fanno capire perché sono stati commessi dei brogli così sfacciati per liberarsi di Trump e ribaltare quelle, tra le politiche di quest’ultimo, che minacciano il controllo delle forze di Wall Street e della City di Londra sull’economia. Biden ha detto che avrebbe emesso un Ordine Esecutivo (decreto) per aderire nuovamente all’Accordo di Parigi sul clima e ripristinare gli accordi di libero scambio aboliti da Trump. Inoltre, si vocifera che nominerà consiglieri economici favorevoli al Green New Deal e al pacchetto finanza verde/bolla finanziaria che darà il colpo di grazia ai settori manufatturieri, che invece Trump ha cercato di sostenere.