di Liliana Gorini, presidente di Movisol
La prima della Scala il 7 dicembre, con l’opera Boris Godunov di Mussorsgsky, è stata l’occasione di vergognose proteste da parte di cinque ambientalisti, che hanno imbrattato La Scala e sono stati arrestati, e della comunità ucraina, secondo cui l’opera Boris Godunov, ambientata nella Russia zarista del 1598, sarebbe “un sostegno a Putin”. Il commento del Presidente Mattarella, presente alla prima insieme al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stato “la cultura russa non si cancella, è europea”. Molti i commenti di cittadini stanchi dei ricatti di Zelensky, che pretende soldi, armi, ed ha anche da ridire sull’Italia e minaccia di morte chiunque sia favorevole a negoziati di pace che risparmierebbero il popolo ucraino, altrimenti condannato a morire.
Quanto agli ambientalisti che hanno imbrattato La Scala, uno di loro, prima di essere arrestato, ha dichiarato che i giovani non trovano lavoro per colpa dei cambiamenti climatici che distruggono i raccolti. La realtà è ben diversa, come nel caso della guerra tra Russia e Ucraina che è in realtà una guerra della NATO contro la Russia: è proprio il Green Deal ambientalista che distrugge l’agricoltura ed i raccolti, e i giovani non trovano lavoro a causa delle folli sanzioni contro la Russia che stanno distruggendo la nostra economia,
E’ evidente che dopo un anno di vergognose censure contro la cultura russa, finalmente ci si rende conto del fatto che questa assurda guerra stia distruggendo non solo la nostra economia, ma anche la cultura europea.