Nell’inerzia dei buoni l’ombra della “mano austera” copre ogni luogo

Una raccolta di fotografie di luoghi abbandonati ci stimola a condividere alcune nostre riflessioni sul senso tragico della crisi in cui viviamo.

Non soltanto “la decadenza urbana mostra come sarebbe il mondo senza uomini”, come recita il testo che in origine accompagna la raccolta (vedi), ma ci fa riflettere sulle conseguenze della tolleranza dei molti nei confronti di pochi distruttori smaniosi e senza scrupoli, nel profondo dell’anima rapiti dal culto maltusiano del denaro.

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno li a guardare”, diceva Einstein. Siamo chiamati tutti a reagire alla tirannia e alle misure di austerità così evidentemente nocive e contrarie ai reali bisogni delle genti colpite dalla crisi. A voi la scelta di come farlo.

Se, guardando questa galleria avrete un sorriso amaro, siete dei nostri. Coraggio! Associatevi e fate vostra la nostra battaglia.


austerity_chimica




Il pensiero imperiale è antiscientifico

Laboratoire Universitaire de Chimie

Rue de l’Austerité

Quelquepart

Belgique


austerity_astronomia




Il pensiero imperiale non è compatibile con il cosmo

Cointe Observatoire

Jardin de l’Austerité

Liège

Belgique


austerity_agricoltura




Il pensiero imperiale aborre l’agricoltura potenziata
dalle macchine e dalla chimica

Greenhouse

Austerity County

Ohio

USA


austerity_teatro




L’impero ha colpito artisti non propriamente uniti nella difesa della civiltà

United Artists Theatre

Austerity Plaza

Detroit

USA


austerity_scuola




Il pensiero imperiale ha in spregio la pedagogia e svuota le scuole dello spirito

Auditorium of an Elementary School

Austerity Road

Pennsylvania

USA


austerity_hotel




Il pensiero imperiale non è ospitale

Hotel

Austerity Region

South Fallsburg, NY

USA


austerity_chiesa


Il pensiero imperiale è un culto alternativo: “Non condivido la tua opinione, e darai la tua vita per poterla esprimere..”

Presbyterian Church

Austerity Avenue

Detroit

USA


austerity_fucina




Il pensiero imperiale è tutto per il paradiso fiscale, non contempla il primo settore

Aciéries Réunies de Burbach-Eich-Dudelange

Vallée de l’Austerité

Esch-sur-Alzette

Luxembourg


austerity_biblioteca




Il pensiero imperiale non si nutre alla Repubblica delle Lettere

Public Library

Austerity Block

Detroit

USA


austerity_museo




Il pensiero imperiale non ha storia, in un certo senso

A warehouse of collector’s vehicles

Austerity Building

Detroit

USA


austerity_banca


Il pensiero imperiale si materializza nella banca centrale, incompatabile con la banca nazionale

National Bank of Detroit

Austerity Basement

Detroit

USA


austerity_stazione




Il pensiero imperiale spesso ricorre alle guerre

вокзал (Stazione ferroviaria)

Регион жесткой экономии (Regione dell’Austerità)

Абхазия (Abkhazia)

L’Abkhazia è la regione contesa durante il conflitto tra Russia e Georgia del 1992.


austerity_opera




Il pensiero imperiale non ammette denunce, soprattutto in versi e musica

Philadelphia Metropolitan Opera House

Austerity Square

Philadelphia

USA


austerity_nucleare




Il pensiero imperiale si oppone alla crescita del potere dell’uomo sulla natura, prediligendo il potere dell’uomo sull’uomo

Central nuclear cerrada de Lemóniz

Provincia de la Austeridad

España

Nel linguaggio felpato di Wikipedia: “Fece la sua comparsa la banda di terroristi ETA, che negli anni Settanta e Ottanta realizzò un’ondata di attentati contro diverse installazioni della società Iberduero, contro la centrale nucleare di Lemóniz e contro il governo di Madrid, esigento la demolizione della centrale in cambio della rinuncia ad uccidere José María Ryan Estrada, l’ingegnere del progetto nucleare di Lemóniz che era stato sequestrato, ma poi ucciso nel 1981. Nel 1982 l’ETA si rese responsabile di un ultimo assassinio nel tentativo di far chiudere la centrale di Lemóniz: Ángel Pascual Múgia fu ucciso sulla strada per recarsi al lavoro nella centrale.

Secondo alcune versioni, la definitiva chiusura della centrale di Lemóniz fu causata dagli attentati dell’ETA, tuttavia i raggruppamenti ecologisti come Ekologistak Martxan (Ecologistas en acción in spagnolo) assicurano che la sconfitta delle autorità nella questione della centrale Lemóniz fu dovuta alla pressione sociale e alle manifestazioni organizzate dalle associazioni opposte all’energia nucleare.

[…] hace aparición la banda terrorista ETA que durante los años 70 y 80 realizó una oleada de atentados contra las diversas instalaciones de Iberduero, contra la central nuclear de Lemóniz y contra el gobierno de Madrid exigiendo la demolición de la central a cambio de no ejecutar al ingeniero del proyecto nuclear de Lemóniz, José María Ryan Estrada que fue secuestrado y posteriormente asesinado en 1981. En 1982, ETA se cobra su última víctima en nombre de Lemóniz, Ángel Pascual Múgia que murió al sufrir un atentado cuando se disponía a ir a trabajar.

Según algunas versiones, la paralización definitiva de Lemóniz fue causada por los atentados de ETA, sin embargo, las agrupaciones ecologístas como Ekologistak Martxan (Ecologistas en acción en español) aseguran que la derrota de Lemóniz fue debida a la presión social y a los actos convocados por las organizaciones antinucleares.