“La sicurezza globale rimane la preoccupazione principale, in particolare in questo momento, in cui il famigerato Orologio dell’Apocalisse continua a ticchettare sempre più vicino alla mezzanotte. È imperativo impedire che ciò accada. Siamo fermamente impegnati negli sforzi per scongiurare la catastrofe”, ha avvertito il 25 giugno il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un discorso ad Ashgabat, in Turkmenistan (https://mid.ru/en/foreign_policy/news/2031649/). “La possibilità stessa di una terza guerra mondiale è ormai diventata quasi routine nel dibattito pubblico. Ciò è particolarmente tragico in un contesto in cui sentimenti revanscisti, aggressivi e bellicosi stanno nuovamente alzando la testa con forza in tutta Europa. Come se due guerre mondiali – per non parlare dei numerosi conflitti minori dei secoli precedenti – non fossero state sufficienti per l’attuale dirigenza dell’Unione Europea”.
Per contrastare il pericolo, Lavrov ha poi invitato “politici, diplomatici, studiosi e società civili” di tutto il mondo a impegnarsi in discussioni sui principi su cui dovrebbero basarsi i rapporti internazionali per una pace mondiale duratura. Il suo appello, sottolineiamo, è coerente con la proposta avanzata dalla fondatrice dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche nel novembre 2022, quando ha presentato i suoi “10 principi per una nuova architettura internazionale di sicurezza e sviluppo”.
Il ministro degli Esteri russo ha poi citato l’iniziativa sulla sicurezza globale avanzata dal presidente cinese Xi Jinping nel febbraio 2023. Tale iniziativa, ha affermato, “comprende una serie di principi applicabili alla risoluzione di qualsiasi crisi. Il più importante di questi principi sottolinea la necessità di affrontare le cause profonde di qualsiasi conflitto prima di tentarne la risoluzione”. Lo stesso fondamento concettuale, ha spiegato, è alla base dell’iniziativa di Vladimir Putin di istituire un’architettura di sicurezza eurasiatica.
Lavrov, inoltre, parlando il 29 giugno nel Kirghizistan, ha criticato il frenetico tentativo di “alcuni leader europei” di infliggere una sconfitta strategica alla Russia. Il cancelliere Merz e il presidente Macron, ha accusato, “stanno apertamente cercando di tornare ai giorni in cui Francia e Germania volevano conquistare l’Europa, in primo luogo l’Impero russo e l’Unione Sovietica. È triste che stiano tornando a quegli istinti”. Ha citato in particolare il cancelliere tedesco Merz, per aver consigliato all’Ucraina di non cadere nei “trucchi russi”, come le richieste di colloqui, e di non fare accordi con “l’aggressore”, come è stato fatto negli anni ’30. Per il massimo diplomatico russo, si tratta di “un paragone sbalorditivo, per una persona che aspira ad essere presa sul serio come cancelliere della Repubblica Federale” (https://mid.ru/en/foreign_policy/international_safety/2033001/).