Benché l’annuale Conferenza sulla sicurezza di Monaco pretenda ancora di essere un luogo di scambio di opinioni tra i responsabili delle politiche di sicurezza di tutto il mondo, nel corso degli anni essa si è trasformata in una palese manifestazione di pubbliche relazioni per la NATO e per gli interessi del complesso militare-industriale occidentale. La mancanza di confronto ha portato a una situazione in cui il pericolo di guerra nucleare non è mai stato così acuto.
In occasione della conferenza di quest’anno, la presidente dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche ha rilasciato una dichiarazione che critica il “partito della guerra” e invita i leader della NATO a fare un serio esame dei loro fallimenti politici. La dichiarazione è stata anche distribuita come volantino a una manifestazione di protesta a Monaco, durante la quale lei, Ray McGovern e Scott Ritter sono stati invitati a parlare alla folla in video. Per Zepp-LaRouche, “il vero carattere delle ‘élite’ transatlantiche è stato palesato dalla reazione all’iniziativa del Presidente Trump di avviare un dialogo diretto con il Presidente Putin per porre finalmente fine alla guerra persa in Ucraina”. Trump ha dichiarato di essere disposto a prendere in considerazione gli interessi di sicurezza della Russia e il pericolo dell’espansione della NATO.
Questa realtà è proprio ciò che molti leader europei si rifiutano ancora di riconoscere, come si è visto durante la riunione di Parigi del 17 febbraio, convocata frettolosamente dopo il discorso pronunciato dal vicepresidente statunitense J.D. Vance alla MSC. Potrebbero voler continuare la guerra, in linea con i disegni britannici, ma non sarà così facile, poiché non c’è consenso su come procedere, nemmeno tra gli otto capi di Stato e di governo riuniti a Parigi.
Helga Zepp-LaRouche sottolinea, nella sua dichiarazione, che il crollo del vecchio ordine mondiale unipolare neoliberale, dominato dagli anglo-americani, presenta “un’eccellente opportunità per un nuovo orientamento che corrisponda ai veri interessi delle nazioni europee”. La rapida crescita degli Stati BRICS, ad esempio, “dimostra la determinazione delle nazioni del Sud globale a lasciarsi alle spalle cinquecento anni di colonialismo e a prendere in mano il proprio sviluppo economico. Invece di allargare lo scontro geopolitico all’Indo-Pacifico con la ‘NATO globale’, la Germania e le altre nazioni europee devono cogliere l’opportunità, offerta al nostro futuro, della cooperazione costruttiva con gli Stati BRICS e con il Sud globale, che costituisce l’85% della popolazione mondiale”.
“I cambiamenti tettonici nella situazione strategica” conclude La dichiarazione di Zepp-LaRouche, “offrono una fantastica opportunità per le nazioni europee di lavorare insieme su una nuova architettura internazionale di sicurezza e sviluppo che tenga conto degli interessi di ogni singola nazione su questo pianeta” e per “riportare l’economia sulla strada della crescita, contribuire a garantire la pace nel mondo e aprire una prospettiva futura positiva per i cittadini. Ciò che possiamo fare per contribuire all’ulteriore sviluppo della specie umana non sono né i missili Taurus, né i carri armati Leopard 2, ma la rinascita della cultura, della filosofia e della scienza” classiche.
Leggi qui la dichiarazione completa: https://www.bueso.de/deutschlands-positiver-beitrag-neuen-weltordnung.