Intervenendo al Valdai Discussion Club il 7 novembre, il Presidente russo Vladimir Putin ha messo in evidenza il ruolo dei BRICS e del Sud globale nella realizzazione di un ordine mondiale “polifonico”. Le sue affermazioni dovrebbero essere prese in considerazione da coloro che in Occidente continuano ad aggrapparsi al mito di un “mondo unipolare”. Abbiamo scelto alcune citazioni:
“Stiamo assistendo alla formazione di un ordine mondiale completamente nuovo, niente a che vedere con il passato, come il sistema di Westfalia o quello di Yalta. Stanno sorgendo nuove potenze. Le nazioni stanno diventando sempre più consapevoli dei loro interessi, del loro valore, della loro unicità e identità e perseguono sempre di più obiettivi di sviluppo e di giustizia. Allo stesso tempo, le società si trovano ad affrontare una moltitudine di nuove sfide, da entusiasmanti cambiamenti tecnologici a catastrofici disastri naturali, da scandalose divisioni sociali a massicce ondate migratorie e acute crisi economiche…
“Il precedente assetto mondiale sta irreversibilmente tramontando, anzi è già tramontato, ed è in corso una lotta seria e inconciliabile per lo sviluppo di un nuovo ordine mondiale. Inconciliabile soprattutto perché non si tratta nemmeno di una lotta per il potere o per l’influenza geopolitica. È uno scontro sui principi stessi che saranno alla base dei rapporti tra Paesi e popoli nella prossima fase storica. Il suo esito determinerà se saremo in grado, attraverso sforzi congiunti, di costruire un mondo che consenta a tutte le nazioni di svilupparsi e risolvere le contraddizioni emergenti sulla base del rispetto reciproco delle culture e delle civiltà, senza coercizione e uso della forza. E infine, se la società umana sarà in grado di mantenere i suoi principi etici umanistici e se un individuo sarà in grado di rimanere umano.
“Ho già detto in precedenza che abbiamo raggiunto una linea rossa. Le pretese dell’Occidente di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, una nazione con il più grande arsenale di armi nucleari, rivelano l’avventurismo sconsiderato di alcuni politici. Una fede così cieca nella propria impunità e nel proprio eccezionalismo potrebbe portare ad una catastrofe globale…”
“In questo contesto, desidero sottolineare ancora una volta: a differenza delle nostre controparti, la Russia non considera la civiltà occidentale un avversario, né pone la questione ‘noi o loro’. Lo ribadisco: ‘O siete con noi o contro di noi’ non fa parte del nostro vocabolario. Non abbiamo alcun desiderio di insegnare o di imporre la nostra visione del mondo a nessuno…”
“L’ascesa di nazioni e culture che in precedenza, per un motivo o per l’altro, erano rimaste alla periferia della politica globale significa che le loro idee distinte di legge e giustizia svolgono un ruolo sempre più importante. Sono diverse; ciò può dare un’impressione di discordia e forse di cacofonia, ma questa è solo la fase iniziale. Sono profondamente convinto che l’unico nuovo sistema internazionale possibile sia quello che abbraccia la polifonia, dove molte note e molti temi musicali vengono suonati insieme per formare l’armonia. Se volete, stiamo andando verso un sistema mondiale che sarà polifonico piuttosto che policentrico, un sistema in cui tutte le voci vengono ascoltate e, soprattutto, devono essere assolutamente ascoltate. Coloro che sono abituati agli assoli e vogliono continuare a farlo dovranno abituarsi ai nuovi ‘spartiti’”.