Il nuovo Cancelliere tedesco in pectore, il cristiano-democratico Friedrich Merz, non può evitare di fare qualche concessione ai Socialdemocratici (SPD) in cambio della formazione di un governo di coalizione, ma ci sono alcuni dissidenti all’interno del suo partito che minacciano di non votargli la fiducia se farà quelle concessioni.
In un’intervista concessa il 7 aprile alla Süddeutsche Zeitung, Johannes Winkel, presidente della Junge Union (JU), l’organizzazione dei giovani membri della CDU-CSU, ha accusato Merz di fare troppe concessioni ai socialdemocratici e ha avvertito che i parlamentari della JU potrebbero non votare la fiducia, se non cambierà atteggiamento. La CDU-CSU e la SPD insieme hanno 328 voti e Merz ne avrebbe bisogno di 317 per essere eletto.
Diverse sezioni locali della Junge Union, che conta oltre 90.000 membri, hanno inviato lettere a Merz per protestare contro la mancanza di un chiaro profilo economico, in linea con le idee ultraliberiste di Hayek (come dire, alla Blackrock), che attribuiscono ai suoi compromessi con l’SPD.
Pertanto, il rischio che Merz possa effettivamente non ottenere la maggioranza assoluta nel Bundestag è reale. Quello che accadrebbe allora è una domanda che i ribelli non si pongono e a cui non rispondono, rischiando semplicemente di silurare un nuovo governo. Di sicuro non c’è una maggioranza a favore delle loro opinioni, che comprendono una posizione dura sull’immigrazione, la reintroduzione della leva obbligatoria come parte della spinta alla militarizzazione e sgravi fiscali per l’industria. Se non si riuscisse quindi a varare una coalizione di governo, la prospettiva sarebbe quella di nuove elezioni anticipate, con il governo uscente che rimarrebbe in carica, ma non governerebbe fino ad allora. Secondo il giornalista Michael Mross, l’idea di elezioni anticipate tra un anno serpeggia già tra le delegazioni dei due partiti che stanno negoziando il programma di governo (https://www.mmnews.de/politik/231431-geheimplan-neuwahlen-in-deutschland-bereits-im-februar-20269). È anche possibile che dopo due turni di votazioni senza una maggioranza assoluta per un nuovo Cancelliere, l’SPD possa proporre un contro-candidato al terzo turno, dove è richiesta solo una maggioranza relativa per vincere. Tuttavia, in questo caso si tratterebbe di un governo di minoranza.
Questi sono scenari di ingovernabilità, tanto più che l’AfD continua a guadagnare sempre più consensi e, mentre andiamo in macchina, viene dato dagli ultimi sondaggi a pari merito con la CDU-CSU, col 25%. Una rimonta spettacolare di oltre otto punti in cinque settimane, che fa intravedere un sorpasso a breve. D’altra parte, visti gli sconvolgimenti che sicuramente si verificheranno a livello internazionale nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, i parametri che definiscono oggi la politica tedesca non reggeranno a lungo.